venerdì, Marzo 29, 2024
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Il bilancio della raccolta di un anno svolta dai battelli-spazzini del Garda e del lago d’Idro. I Pelikan hanno svolto anche quarantadue interventi di disinquinamento

2600 quintali di rifiuti galleggianti

Un lago d’immondizia. Sono davvero una quantità enorme i rifiuti che finiscono sulla superficie del più grande lago italiano e del lago d’Idro. Il servizio di pulizia, gestito dalla Garda Uno Spa su delega della Provincia di Brescia, ha raccolto infatti lo scorso anno qualcosa come 2.100 quintali fra rifiuti e alghe sui 370 chilometri quadrati di superficie del Garda e altri 500 quintali sull’Eridio. Si tratta insomma di un lavoro decisamente prezioso non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello turistico. Un lago sul quale galleggia immondizia di ogni genere, non è certo un bel biglietto per il business dell’industria delle vacanze che cattura ogni anno circa 20 milioni di presenze. Provvede alle pulizie di casa il servizio effettuato con l’impiego di battelli spazzini denominati “Pelikan”, di proprietà della Provincia, che contribuisce a mantenere l’immagine dei nostri laghi bresciani. «Gestiamo il servizio dal 1998 – spiega il presidente della spa Diego Ardigò, sindaco di Tremosine -. Lo facciamo in forza della delega conferitaci dalla Provincia e con l’impiego di 3 battelli spazzini forniti in comodato d’uso». Gli interventi riguardano la pulizia delle acque superficiali e dei porti del lago di Garda e d’Idro. Le aree servite interessano le acque antistanti i Comuni rivieraschi gardesani di Sirmione, Desenzano, Padenghe, Moniga, Manerba, San Felice del Benaco, Salò, Toscolano, Gargnano, Limone mentre per il lago d’Idro riguardano Bagolino (Ponte Caffaro) Idro e Anfo. «L’assetto organizzativo del servizio – spiega il responsabile dei servizi d’igiene ambientale del Garda uno Spa Massimo Pedercin – tiene conto della conformazione geografica del Garda e delle notevoli difficoltà che incontrano i battelli spazzini nei lunghi spostamenti a causa della loro ridotta velocità. I due natanti sono ormeggiati nei porti di Desenzano e Portese». Altri fattori che influenzano l’organizzazione del servizio sono la scarsa profondità dei fondali in alcuni porti specie nei mesi estivi e la distribuzione dei rifiuti fortemente influenzata dal gioco delle correnti nella parte centrale e meridionale del lago. «Per questo la gestione operativa prevede due tipi di intervento con la pulizia da terra nei porti di difficile accesso e con i battelli negli altri. Complessivamente interveniamo in 27 aree, 8 gestite con personale a terra e 18 con i battelli spazzini». Nel corso del 2003 sono stati raccolti sulla superficie del lago di Garda 2.100 quintali fra rifiuti e alghe. Una situazione quella della proliferazione algale che lo scorso anno è stata particolarmente favorita dal perdurare di particolari condizioni del Garda. Da un lato infatti la siccità ha provocato un notevole abbassamento dei livelli che, combinato con il caldo estivo, ha favorito il moltiplicarsi delle macrofite. Il 40% dei rifiuti raccolti è stato avviato agli impianti di compostaggio. Oltre a raccogliere i rifiuti il servizio ha effettuato ben 42 interventi di disinquinamento a seguito di sversamento accidentale di idrocarburi e 4 giornate a supporto di organizzazioni che hanno promosso manifestazioni ecologiche nell’ambito delle aree rivierasche. L’impegno degli operatori ha comportato ben 2.400 ore di lavoro. Sul lago d’Idro nel 2003 sono stati raccolti 500 quintali di rifiuti in 300 ore di navigazione.

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