mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Comune entro l’estate sarà in grado di dare stabilità alla rete, costo oltre 300mila euro. Dopo anni di ricerche trovata nuova sorgente per l’acquedotto

A Canevoi è sgorgata l’acqua

L’acqua è sgorgata in abbondanza dal pozzo di località Canevoi. La prova di portata del pozzo, svoltasi nei giorni scorsi, ha dato un risultato importante per il paese: sette litri di acqua al secondo, 600 metri cubi d’acqua al giorno. «Il nuovo pozzo», spiega il sindaco Adriano Peretti, «darà stabilità all’erogazione dell’intero sistema, assicurando acqua a sufficienza per la comunità». «È fondamentale poiché il serbatoio di Pineta Sperane, che serve la zona sud del paese, è alimentato dal serbatoio La Pora, che serve la zona nord del paese. Nel serbatoio della Pora converge anche l’acqua pescata dal lago e quella proveniente dalle sorgenti di Bergola e di Campiona di Ferrara. D’estate qualche volta succede che non c’è acqua a sufficienza, perché viene pescata più a monte. Con il pozzo di Canevoi, invece, non ci saranno più problemi». La scoperta della falda acquifera è opera del geologo Franco Gandini, che nel febbraio del 2004, su mandato dell’amministrazione, ha dato il via alla trivellazione del territorio tra il dosso Croce e il Monte Belpo, sul versante del Monte Baldo che scende verso Castion di Costermano. Fu allora che si ebbe la prova dell’esistenza dell’acquifero proveniente dal massiccio del Baldo, incontaminato sotto il profilo organolettico. Il Comune di San Zeno ha cercato l’acqua per 20 anni e ha fatto eseguire 14 perforazioni prima di trovare l’acqua a Canevoi, raggiunta grazie alle ricerche e all’intuito di Gandini. «Dopo la trivellazione che ha rivelato il punto dove raggiungere la falda acquifera», spiega il sindaco, «Il Comune ha dato incarico alla ditta Loyacono di eseguire i lavori di costruzione del pozzo. Dalla superficie, situata ad altitudine 603 metri, si è scavato fino alla profondità di 500 metri. È stata messa la camicia al pozzo per evitare infiltrazioni di terra e materiale e sul fondo è stato messo un filtro. È stato stabilizzato il pozzo ed è stato calcolato che l’acqua lo riempie fino a 200 metri dalla superficie. La prova di portata dei giorni scorsi, realizzata con una pompa calata nel pozzo a 400 metri di profondità, ha espulso sette litri d’acqua al secondo». «Il prelievo è andato avanti per alcune ore», sottolinea Peretti, «e ha dimostrato che il livello d’acqua interno al pozzo è rimasto invariato. Ora bisogna completare i lavori, con la costruzione di un serbatoio e di una pompa per portare l’acqua dai 603 metri di altitudine ai 710 del serbatoio di località Pineta Sperane, dove verrà portata l’acqua aspirata dal pozzo, per essere immessa nella rete dell’acquedotto. Bisognerà portare anche l’energia elettrica, speriamo quindi di rendere tutto operativo per l’estate prossima». La realizzazione del pozzo è costata 88mila euro, altri 250 mila serviranno a completare l’opera.

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