venerdì, Aprile 26, 2024
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Da uno studio delle attività produttive emerge che il 90% delle aziende occupa meno di 5 addetti. Il secondario offre il maggior numero di posti di lavoro

A Castiglione trionfa la micro-impresa

Sono 2.193 le attività produttive con sede nella cittadina dell’Alto Mantovano, con 8.770 addetti. Una realtà importante, con un’ampia diffusione di microimprese e di servizi. È ciò che emerge dalla ricerca socio-economica condotta dal settore Attività produttive del comune. Uno studio approfondito che parte dalla certificazione statistica della situazione imprenditoriale per fornire spunti d’analisi all’amministrazione comunale in vista delle scelte future. Tornando ai dati, a parte le tipologie non classificate (26 attività con 38 impiegati), vediamo che il settore primario, agricoltura e pescicoltura, registra 270 attività, pari al 12,31% del totale, mentre gli addetti sono 291, il 3,32% della forza lavoro castiglionese.Il secondario, quello che tradizionalmente si identifica con l’industria e l’artigianato, con le sue 640 aziende, rappresenta il 29,18% della struttura produttiva, e ben il 64,48% degli addetti, con 5.655 dipendenti. Il terziario, ossia i servizi, fanno la parte del leone per quanto riguarda il numero di attività, 1.257 pari al 57,32%, ma hanno meno forza lavoro rispetto all’industria, ossia 2.786 persone, il 31,77% del totale.Ciò significa che il settore secondario è il maggiore serbatoio di posti di lavoro, mentre il terziario primeggia per quantità di imprese. Analizzando i dati inerenti le dimensioni delle aziende, quasi il 90% delle 2.193 attività castiglionesi impiega meno di 5 addetti. Il 6,6% ha da 6 a 15 dipendenti, il 2,05% da 16 a 39 unità, e così via, fino a riscontrare che solo 2 industrie hanno tra 300 e 499 addetti. L’impresa artigiana, quindi, fa la parte del leone, e si conferma la spina dorsale del sistema produttivo dell’alto Mantovano.«Il fatto che vi siano così tante microimprese testimonia la voglia di fare della nostra gente – sottolinea l’assessore alle Attività produttive, Roberto Moratti -. È un’ intraprendenza diffusa, diversificata, che si ritaglia spazi importanti sul mercato, tipica direi di tutta la Lombardia». Il comune da parte sua ha recentemente messo a disposizione delle aziende altri spazi per espandersi o insediarsi.«Abbiamo anche consegnato un questionario per raccogliere le esigenze del futuro – prosegue Moratti -. In questo modo potremo programmare la nostra azione nell’avvenire». Fra i servizi che l’amministrazione sta preparando, lo Sportello unico per le imprese. «È un bisogno che le attività produttive sentono – spiega l’assessore -. Non è un allestimento semplice, servono numerose convenzioni con vari enti ed è necessario creare una rete informatica con gli altri comuni. Stiamo cercando di accedere a dei finanziamenti, poi seguiremo un programma preciso per aprire il servizio al più presto».

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