venerdì, Aprile 19, 2024
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SARANNO CONTATTATI 2600 PAZIENTI PER SAPERE COM’È ANDATA LA LORO DEGENZA NEI NOSTRI OSPEDALI. GOGLIONI: “QUESTA RICERCA CONOSCITIVA PONE L’ASSISTITO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE”

A dicembre una ricerca telefonica dell’A.O.D.

Nel prossimo mese di dicembre, operatori aziendali appositamente preparati, intervisteranno circa 2600 pazienti dimessi, per comprendere, dal loro punto di vista, com’è andata la loro degenza. Un’iniziativa interessante che ci spiega la Dr. Rossella Goglioni, Responsabile dell’Unità Operativa Aziendale di Formazione ed Aggiornamento. “Uno degli obiettivi che il Direttore Generale Mauro Borelli ha sempre messo nei primissimi posti della sua politica aziendale – spiega la Goglioni -, è il miglioramento del livello qualitativo della degenza dei nostri pazienti nei Presidi Ospedalieri”E per fare questo avete pensato a quest’iniziativa. Come si svolgerà?“L’iniziativa avverrà tramite delle interviste telefoniche che saranno condotte da nostri operatori appositamente preparati. Le domande, che sono raccolte in un questionario predisposto appositamente per la ricerca, saranno formulate al paziente nel pieno rispetto della Privacy”.Perché fate quest’indagine e perché su un campione di 2600 persone?“Partiamo dal campione: duemilaseicento persone corrispondono al 10% dei degenti dimessi (anno 2004) dai reparti individuati per la ricerca; questa percentuale risulta significativa per raccogliere dati utili all’obiettivo. Il significato di quest’indagine, infatti, ha come obiettivo principale quello di comprendere la degenza dal punto di vista del paziente, dal suo arrivo nel nostro ospedale sino al momento della sua dimissione. Le domande che porremo all’intervistato, ci permetteranno di prendere in considerazione le criticità, rilevate dal paziente stesso, nelle tre fasi (accettazione, degenza e dimissione) e, ci permetteranno di predisporre interventi orientati al miglioramento delle nostre prestazioni”. Quest’indagine è una iniziativa una-tantum o la ripeterete anche in futuro?“E’ nostra intenzione suddividere le interviste in due rilevazioni annuali. Crediamo che la periodicità di quest’indagine sia un aspetto molto importante, in grado di fornire un quadro rappresentativo dei bisogni dell’utenza della nostra Azienda”.Quali difficoltà ha incontrato nel progettare la ricerca?“L’iniziativa, nel suo insieme, può sembrare molto semplice, invece ha richiesto un’organizzazione pensata in tutti i suoi molteplici aspetti. Grazie alla collaborazione dei tre Direttori di Presidio,Gianpaolo Bragantini per Desenzano/Lonato, Lucio Dalfini per Gavardo/Salò e Michele Corsetti per Manerbio/Leno, le innegabili difficoltà organizzative sono state superate. Un grazie va a tutto il personale dei reparti, che collaborerà nell’informare il paziente, sottolineando l’importanza di questa iniziativa”. “Questa indagine – sottolinea il Direttore Generale Mauro Borelli – è finalizzata a migliorare il livello qualitativo dei servizi d’assistenza erogati nei nostri ospedali, mantenendo il paziente al centro della nostra attività sanitaria. Il paziente stesso, con le sue risposte, ci potrà fornire indicazioni utili per migliorare le prestazioni erogate. “Dar voce al paziente”è una nuova esperienza che, diventerà una consuetudine per l’AOD”.

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