A Lazise appuntamento con il carnevale

29/01/2013 in Attualità, Manifestazioni
A Lazise
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Di Luca Delpozzo
Sergio Bazerla

Cor­re­va l’an­no 1979 quan­do un grup­po di orig­i­nari iniziarono a rac­con­tar­si la sto­ria di Lazise e di via Arco, già allo­ra chia­ma­ta “Mar­ci­apiè”. E così gra­zie a El Cesarin, El Nano Sucarin, el Nini Stradin, el Berto Ros­set­ti, eEl Lino e Aldo Sifa, l’Amedea ed El Pon­ta, nasce el carneval del Mar­ci­apiè. E il 12 feb­braio cade il 34° anniver­sario  del del­la Lib­era Con­trà del Mar­ci­apiè. Due giorni di fes­ta, fra l’ul­ti­mo di carnevale ed il pri­mo di quares­i­ma dove gli ami­ni del Mar­ci­apiè eleg­gono i “tre omeni” che dirig­er­an­no per un intero anno la con­trà: El Capo Valar o sin­da­co, Quel da RE o quel che sos­ti­tuis­si, El Cagnol o mas­sar. Le urne si aprono pro­prio marte­di 12 feb­bario alle 13 ma i chioschi enogas­tro­nomi­ci ven­gono aper­ti fin dalle 11 per degustare e vin brulè con suc­ces­sive degus­tazioni di gnoc­chi, pan e bon­dola, frit­tole e patate fritte, fino ad esauri­men­to. E per ques­ta edi­zione lo spazio del carneval del mar­ci­apiè si è notevol­mente allarga­to. Non sarà ristret­to sola­mente a via Arco, ma com­pren­derà anche alcu­ni spazi sul lun­go­la­go Mar­coni al cro­ce­via con via Arco.“Abbiamo deci­sio di spostare la fes­ta sul lun­go­la­go per dare una ven­ta­ta di fres­chez­za e più spazio per gli avven­tori — spie­ga El Capo Valar uscente, El Meci- e per col­lo­care i castel­li gon­fi­a­bili per i giochi ai bam­bi­ni, ai quali ver­rà offer­to a tut­ti lo zuc­chero filato.“La fes­ta riprende mer­cole­di 13 feb­braio con la visi­ta al Capo Valar da parte delle maschere locali, fra cui il Re del Goto di Colà ed il Papà del Gno­co. Le maschere faran­no visi­ta agli ospi­ti del­la casa di roposo per un momen­to di alle­gria insieme. Nel pomerig­gio, spoglio delle schede votate ed investi­tu­ra del nuo­vo Capo Valar con Quel da Re e Cagnol. Sfi­la­ta per le vie del apese con i car­ri alle­gori­ci accom­pa­g­nati dai tam­buri­ni di Alpo di Villafranca.Ovviamente chioschi gas­tro­nomi­ci aper­ti con degus­tazione di gnoc­chi e pesce fritto.La chiusura del­la fes­ta è pre­vista ino­torno alle 18,00 con il ritorno in via Arco e dis­cor­so del sin­da­co e del Papà del Gnoco.“Il carnevale è allesti­to e coor­di­na­to da volon­tari — spie­ga El Meci- per fare fes­ta insieme, con­tin­uare la tradizione locale, ma soprat­tut­to ricor­dar­si anche di è sta­to meno for­tu­na­to e di chi sof­fre. Per questo- con­clude El Meci — a con­clu­sione del­la fes­ta, depu­rate le spese, il rica­va­to viene des­ti­na­to ad asso­ci­azioni di volon­tari­a­to locale per far fronte ai loro bisog­ni ed ai sogget­ti che loro stes­si sosten­gono.”

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