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A Pacengo di Lazise l’ultimo saluto a Fabio Marinoni

Non ce l’ha fatta Fabio Marinoni a superare il delicato intervento chirurgico al cuore cui era stato sottoposto pochi giorni fa presso la struttura cardiologica del nosocomio di Vicenza. Aveva 61 anni. Lascia la moglie Ornella ed il figlio Alberto. i funerali si svolgeranno alle 15,30 di domani sabato 24 ottobre nella parrocchiale di Pacengo.

Fabio Marinoni lascia un grandissimo vuoto nella sua Pacengo dove ha risieduto fin dalla nascita. Ma anche un ampio rincrescimento in tutta Lazise essendo stato per ben quattro legislature sugli scranni del consiglio comunale lacisiense. Ha lavorato con due sindaci: Luca Sebastiano e Renzo Franceschini.

Nella sua prima elezione, oltre venti anni fa, aveva ricoperto il ruolo di consigliere di minoranza. Successivamente , nel secondo mandato di sindaco di Luca Sebastiano è stato nominato assessore al patrimonio ed alle manutenzioni. Ha mantenuto l’incarico di assessore anche con il sindaco Renzo Franceschini in tutti e due i mandati in cui Franceschini è stato primo cittadino. Ha gettato la spugna solamente nell’ultimo confronto elettorale.

Fabio Marinoni ha iniziato la sua carriera professionale quale funzionario dello SCAU, i servizi contributivi agricoli unificati, passando poi all’INPS quando il servizio è stato accorpato dall’ente previdenziale. Era da pochi anni in quiescenza dedicandosi unicamente alla famiglia, alla caccia ed alle passioni culinarie.

“Con la scomparsa così repentina di Fabio – spiega dispiaciuto il sindaco Luca Sebastiano – tutta Lazise, e Pacengo in particolare, restano orfani di una persona che dedicato molto alla vita amministrativa del nostro paese. Con lui ho sempre avuto un rapporto franco, costruttivo, leale, ricco di iniziative. Un uomo deciso e certe volte battagliero, ma sempre per il bene comune.”

“Ho avuto con Fabio Marinoni una collaborazione strettissima – conferma Renzo Franceschini – e molto efficace. Un rapporto franco e deciso. Si è sempre battuto per fare e fare presto e bene. Dedicava le ore libere dal lavoro per recarsi di persona sul territorio, per verificare le esigenze. Era sempre in mezzo agli operai per cercare di rendere i lavori più celeri e più completi. E’ stato lui ad insistere – continua commosso Franceschini – affinchè alle ex scuole di Pacengo, in via Croce Papale 2, venisse realizzato il centro polifunzionale. Era un uomo innamorato del suo paese.”

“Scompare un lavoratore ed un innamorato della politica locale -sottolinea Diego Adami – perché con lui ho lavorato fianco a fianco per dieci anni. Sanguigno e deciso. Si è sempre battuto per il bene della comunità. Ha lavorato moltissimo, in ogni occasione – conclude Adami – e sempre convinto che la politica è un ” servizio” e che lo si deve esercitare per il bene senza alcun tornaconto personale. Lo ha dimostrato fino in fondo.”

Sergio Bazerla

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