In occasione della ricorrenza del Santo Protettore, San Sebastiano, si è svolta a Riva del Garda venerdì 20 gennaio la quarta giornata provinciale delle Polizie locale

A Riva del Garda la giornata provinciale della Polizia Locale

Di Luca Delpozzo
Uff. Stampa Riva Arco

Orga­niz­za­ta dal­la Provin­cia autono­ma di Tren­to, dal Comune di Riva del Gar­da e dal­la Comu­nità Alto Gar­da e Ledro, era­no pre­sen­ti i cor­pi di di tut­to il Trenti­no,  e per la Provin­cia autono­ma di Tren­to l’asses­sore Alessan­dro Olivi, per la Comu­nità di Valle Alto Gar­da e Ledro il pres­i­dente Sal­vador Valan­dro e parte del­la Giun­ta, inoltre i sin­daci delle mag­giori cit­tà tren­tine tra cui Alessan­dro Andreat­ta (Tren­to) e Andrea Mio­ran­di (Rovere­to) e delle due mag­giori cit­tà del­l’Al­to Gar­da,   per Riva del Gar­da (cit­tà ospi­tante) e Pao­lo Mat­tei per Arco. Al tavo­lo delle autorità anche il coman­dante del Cor­po inter­co­mu­nale di del­l’Al­to Gar­da e Ledro Ivano Berti, il con­sigliere del Con­sorzio del Comu­ni tren­ti­ni Cris­tiano Trot­ter e per il Com­mis­sari­a­to del Gov­er­no Anto­nio Rus­so. Tan­tis­si­mi, poi, gli ammin­is­tra­tori locali e i rap­p­re­sen­tan­ti delle isti­tuzioni.    La cel­e­brazione è inizia­ta alle 9.45 con il ritro­vo dei Cor­pi di Polizia locale e delle autorità in piaz­za Cavour dove si è svolto il solenne alz­a­bandiera, con l’ac­com­pa­g­na­men­to musi­cale del­la ban­da del­la Val­let­ta dei Liberi Falchi di Campi, quin­di la Mes­sa nel­l’at­tigua chiesa arcipretale di offi­ci­a­ta dal par­ro­co don Gio­van­ni Bin­da, con l’in­ter­ven­to del­la corale Cit­tà di Tren­to. Poi la sfi­la­ta lun­go le vie del cen­tro stori­co e il ritro­vo a Palaz­zo dei Con­gres­si, dove si sono svolti gli inter­ven­ti del pres­i­dente Valan­dro, di Anto­nio Rus­so, del­l’asses­sore Olivi, del sin­da­co di Riva del Gar­da Adal­ber­to Mosan­er, di Cris­tiano Trot­ter e del coman­dante Berti.   A fare gli onori di casa e a dare il ben­venu­to ai pre­sen­ti nel­la sala Tre­cen­to del Pala­con­gres­si è sta­to il pres­i­dente del­la Comu­nità Valan­dro, quin­di il salu­to di Anto­nio Rus­so a nome del Com­mis­sari­a­to del Gov­er­no, cui ha fat­to sègui­to l’in­ter­ven­to del­l’asses­sore Olivi: «Ques­ta quar­ta fes­ta delle Polizie locali coin­cide con i dieci anni dall’avvio di quel proces­so di rior­ga­niz­zazione che ha por­ta­to alla creazione dei Cor­pi inter­co­mu­nali – ha det­to l’asses­sore – il cui bilan­cio oggi non può che essere estrema­mente pos­i­ti­vo. Un esem­pio di come l’Au­tono­mia sia in gra­do di sper­i­menta­re stru­men­ti orga­niz­za­tivi inno­v­a­tivi che assi­cu­ra­no quel­la qual­ità del servizio che i cit­ta­di­ni si atten­dono. Per­ché decidere di radi­care le Polizie locali sui ter­ri­tori è sta­ta una scelta di com­pet­i­tiv­ità che oggi ci per­me­tte di dare una rispos­ta avan­za­ta di grande civiltà, che pos­si­amo pro­porre al resto d’I­talia quale mod­el­lo evo­lu­to. Un mod­el­lo che inseg­na come la sicurez­za oggi sia il risul­ta­to del­l’in­clu­sione: siamo una ter­ra che vuole fare del­l’Au­tono­mia uno stru­men­to d’ac­coglien­za, e le nos­tre Polizie locali dimostra­no come questo sia pos­si­bile».   Quin­di l’in­ter­ven­to del sin­da­co di Riva del Gar­da: «Nel salutare la quar­ta edi­zione di ques­ta fes­ta – ha det­to Adal­ber­to Mosan­er – voglio sot­to­lin­eare con orgoglio come il nos­tro ter­ri­to­rio abbia colto in anticipo il mutare dei tem­pi, affrontan­do pronta­mente l’esigenza di un ampio coor­di­na­men­to e di una conc­re­ta sin­er­gia. L’istituzione, ormai due anni e mez­zo fa, del Cor­po inter­co­mu­nale di ci ha per­me­s­so un più razionale impiego delle risorse disponi­bili, obi­et­ti­vo che promette di cos­ti­tuire una pri­or­ità per gli anni a venire. La dimen­sione inter­co­mu­nale ci con­sente di affrontare con stru­men­ti adeguati quel rin­no­va­men­to pro­fon­do che un servizio come quel­lo di polizia locale, in con­tin­ua evoluzione, da tem­po chiede­va. Un pas­so reso nec­es­sario da una serie di nuovi com­pi­ti, spes­so par­ti­co­lar­mente com­p­lessi; pen­so in par­ti­co­lare al tema del­lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti e dei rel­a­tivi con­trol­li, per i quali sono in cam­po nuove risorse spe­cial­iz­zazioni. D’altronde per­cor­sa dai ven­ti di mutazioni epocali, si con­fer­ma anche a liv­el­lo locale l’importanza pri­or­i­taria del­la legal­ità quale cen­trale ele­men­to non solo di benessere; la legal­ità, lo sap­pi­amo bene, è il pre­sup­pos­to impre­scindibile del­la paci­fi­ca con­viven­za demo­c­ra­t­i­ca. Sfide dif­fi­cili, dunque, e non poche pre­oc­cu­pazioni, che però sti­amo affrontan­do in una situ­azione di col­lab­o­razione che rap­p­re­sen­ta il miglior pre­sup­pos­to di suc­ces­so».    Sal­vador Valan­dro ha mes­so in relazione i con­cetti di sicurez­za e di Autono­mia: «Spes­so si tende a dar­li per scon­tati – ha det­to il pres­i­dente – ma dob­bi­amo sforzarci di prati­car­li quo­tid­i­ana­mente, in modo da ren­der­li vivi e con­creti. Nel 2012 ragionare e riflet­tere sul ruo­lo dell’Autonomia trenti­na è un dovere per ognuno. Un’Autonomia che non è un priv­i­le­gio, ma nem­meno un dato di fat­to cristal­liz­za­to. Il con­cet­to di Autono­mia si evolve e deve essere sem­pre aggior­na­to per poter­ci per­me­t­tere di stare al pas­so con i cam­bi­a­men­ti che la glob­al­iz­zazione e gli sce­nari nazion­ali ed europei ci impon­gono. In questo sen­so va let­ta la rifor­ma isti­tuzionale che ha introdot­to le Comu­nità di Valle: uno sfor­zo che il leg­is­la­tore trenti­no ha volu­to per dare un nuo­vo sig­ni­fi­ca­to all’Autonomia, che va dife­sa, ma ancor più vis­su­ta quo­tid­i­ana­mente nell’agire costante delle ammin­is­trazioni del ter­ri­to­rio. E lo stru­men­to delle Comu­nità di Valle a questo serv­er: ad avvic­inare l’Autonomia ai cit­ta­di­ni e al ter­ri­to­rio in cui vivono».    «Il Cor­po inter­co­mu­nale ha per­me­s­so di atti­vare spe­cial­iz­zazioni ed economie di scala – ha det­to infine il coman­dante Berti – con l’attivazione di nuovi servizi che in prece­den­za non era­no mai sta­ti ero­gati, come il pat­tuglia­men­to del lun­go lago, e in gen­erale con un miglio­ra­men­to qual­i­ta­ti­vo che ha con­sen­ti­to anche la real­iz­zazione del Pat­to del­la Sicurez­za del lago di Gar­da. A qua­si due anni e mez­zo dal­la cos­ti­tuzione sono miglio­rate le dotazioni e la for­mazione; è sta­to ulte­ri­or­mente per­fezion­a­to il servizio di sorveg­lian­za e di pron­to inter­ven­to, con il nuo­vo servizio not­turno con­tin­u­a­ti­vo in tut­to il peri­o­do esti­vo. Abbi­amo uni­fi­ca­to i servizi e siamo appro­dati ad una ges­tione uni­ca del Cor­po. L’accorpamento in due sedi, la sede dis­tac­ca­ta di Arco e quel­la di Riva del Gar­da, ha per­me­s­so di razion­al­iz­zare e raf­forzare il servizio sul ter­ri­to­rio, con eco­nomic­ità e una mag­gior effi­cien­za nel­la ges­tione del per­son­ale. Ora, la sede uni­ca ci per­me­t­terà di fare un salto di qual­ità defin­i­ti­vo ed ulte­ri­ore».  Il coman­dante ha poi illus­tra­to i dati rel­a­tivi all’at­tiv­ità 2011, con­tenu­ti nel libret­to edi­to per l’oc­ca­sione del­la fes­ta.

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