giovedì, Aprile 18, 2024
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Sabato le bancarelle debuttano sul percorso dal lungolago all’hotel Gambero, passando dalla torre dell’orologio. Dopo 13 anni via da piazza Martiri che fa posto all’Italmark

A Salò trasloca il mercato

Il mercato trasloca. Dopo studi, polemiche, ipotesi, annunci e rinvii, sabato il mercato di Salò abbandonerà piazzale Martiri della Libertà, dove fu collocato 13 anni fa, per trasferirsi nel centro storico. Il serpentone formato dai 204 banchi degli ambulanti si snoderà su 1.200 metri lineari. Partendo dall’inizio del lungolago (zona Mazzoldi – Tip Tap), «salirà» in Fossa (l’alberata piazza Vittorio Emanuele), girerà attorno alla torre dell’orologio e occuperà l’intera via Brunati, fino al Carmine. Passerà, infatti, davanti all’oratorio e alla fermata dei bus, proseguirà dinanzi all’ex collegio civico, all’ex scuola elementare Fratelli Cervi e all’ex S.Orsola, terminando di fronte all’albergo-ristorante Gambero, nella zona del liceo Fermi e del Palazzo della Croce Rossa. Il mercato non può più rimanere nel parcheggio di piazza Martiri a causa dell’intervento (ormai imminente) sul prospiciente ex calzaturificio: gli Odolini dell’Italmark lo trasformeranno in un centro commerciale, un intervento che prevede anche la realizzazione di un piano interrato nel quale verrà ricavato un parcheggio per le automobili. Per la riassegnazione degli spazi, il Comune ha compilato (e pubblicizzato sul suo sito Internet) una graduatoria, in base all’anzianità di lavoro delle attività. Il primo dell’elenco, ad esempio, è Livio Ghisolfi, che ha cominciato a partecipare ai mercati nel 1927, seguito da Gino Filippini, titolare della ditta Tei (1940), Geremia Bertoloni (’46), Cristian Ferro (’46), Lorenzo Iurlo, ex Franco Colombi (’47), Alberto Bossini (’48), Doretta Chiampan (’48), ecc. E’ secondo quest’ordine che l’assessore Nirvana Grisi a chiamato a scegliere il posto più gradito: fruttivendoli e alimentaristi saranno sparpagliati in tre punti diversi. Lo spostamento del mercato porta con sè il grosso nodo rappresentato dalla viabilità che, il sabato mattina, dovrà cambiare. I pullman e le auto provenienti da Gardone Riviera dovranno percorrere la 45 bis (strada dei Colli) e, per entrare a Salò, scendere lungo via Belvedere, dove c’è il Palazzo dell’Enel. Questa fermata, dinanzi alla Tassoni, diventerà la più importante. I bus che si dirigeranno verso Tormini, Gavardo, la città e la Valle Sabbia risaliranno poi lungo l’alberato viale Brescia. Gli studenti del Liceo che giungono da Nord sbarcheranno a due passi dalla scuola. Per le automobili rimarranno comunque aperte via Fantoni, piazza Vittoria e l’ultimo tratto del lungolago. Chi arriva da Brescia o dalla Valtenesi potrà percorrere via Rive e la Fossa, dal lato vicino al complesso Gasparo e all’ex Fiat (qui è prevista la sosta), continuare per via Garibaldi e salire per via Belvedere (chi va verso Gardone) o viale Brescia. I vigili urbani sistemeranno dei cartelli per evitare che il traffico «litoraneo» da S.Felice-Portese-Zette finisca nell’imbuto del centro storico, deviandolo lungo i viali Zane, Gratarolo, Marco Enrico Bossi, Roveto, Pozzo, 45 bis. I parcheggi rimarranno i soliti: l’autosilo di viale Landi, l’ex campo sportivo Amadei, la zona delle piscine, l’ampia superficie vicino alla nuova Casa di riposo e, fino all’inizio dei lavori nell’ex calzaturificio, piazzale Martiri della Libertà, sgombrato dalle bancarelle. Per quanto riguarda ambulanze, vigili del fuoco e altri mezzi di soccorso avranno la possibilità di percorrere il lungolago. In caso di necessità un privato aprirà il cancello del suo terreno, sulla Gardesana, per consentire l’accesso e la discesa verso il centro storico. La salita Marconi (dell’ex cinema Fiamma) e la Rocchetta rimarranno transitabili. Al Carmine sarà collocato un semaforo che regolerà l’accesso in via Castello a senso unico alternato, per i residenti. No, invece, alla creazione di posti auto su un lato di viale Landi, a partire dal Brolo. «Al momento il mercato è come un blocco di marmo, da modellare un poco per volta – commenta Stefano Traverso, vigile urbano -. Sabato vedremo come andrà. Poi valuteremo eventuali ritocchi. Lo chiamano: working in progress».

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