Sarà inaugurato il 27 marzo con un convegno cui parteciperà il ministro Moratti. Alla Sacra Famiglia un centro per il turismo dell’anima
A scuola di cultura e spirito
Molti si chiedevano che cosa avessero intenzione di ricavare le suore nelle strutture del vecchio collegio trasformato per mesi e mesi in un cantiere. La risposta è questa: realizzare un nuovo, moderno centro di spiritualità e cultura. Si potrebbe aggiungere: ideare il primo vero, importante esperimento di turismo culturale nell’area del Garda. Perché di queste nuove frontiere dell’ospitalità tutti parlano, ma pochi, in realtà, ci si dedicano davvero. E così, con quello spirito di sano pragmatismo, sintesi di spiritualità e di azione, ereditato dai fondatori, i beati don Giuseppe Nascimbeni e madre Maria Domenica Mantovani, le piccole suore della Sacra Famiglia hanno rotto gli indugi. Ormai i lavori sono alle strette finali e per l’inaugurazione, già programmata per il 27 marzo, è previsto un grosso convegno all’istituto scolastico Sacra Famiglia di Castelletto. Il titolo è: «Il lago di Garda: polo europeo di dialogo interculturale». Tra i relatori, ha confermato la presenza il cardinale Attilio Nicora, vescovo di Verona dal 1992 al 1997, dal 2002 a capo dell’amministrazione del patrimonio della Sede apostolica. La speranza è che arrivi l’assenso anche di Letizia Moratti, ministro della Pubblica istruzione. E poi ci saranno autorità del settore del turismo, anche da altri paesi della Comunità europea, coordinati da don Bruno Fasani, direttore di Verona Fedele. «Lo scopo del convegno», spiegano all’istituto della Sacra Famiglia, «è duplice: è l’occasione per inaugurare il centro di spiritualità e cultura sorto sulla ristrutturazione del collegio annesso alla scuola, ma anche per dare nuovo impulso all’istituto tecnico per il turismo, che attende di essere trasformato in uno dei licei previsti dalla riforma Moratti o di accedere ad una scuola europea con presenza di studenti stranieri». Il nuovo centro, come ci viene spiegato a Castelletto, «sarà aperto non solo all’accoglienza di famiglie o gruppi alla ricerca di risposte di senso alla vita, ma anche alla formazione di giovani che intendono prepararsi seriamente ad operare nel mondo del turismo internazionale». La struttura rinnovata mette infatti a disposizione della scuola un’aula multimediale di avanguardia, laboratori scientifici e linguistici adeguatamente attrezzati, una moderna sala convegni, palestra e ampi spazi verdi. «Si auspica», aggiungono le suore, «che l’attenzione data dall’istituto al territorio, la cui risorsa è sostanzialmente il turismo, trovi riscontro in una obiettiva considerazione e apprezzamento della struttura scolastica da parte dei cittadini, il cui domani è assicurato da una intelligente ed umana gestione del fenomeno turistico. Agli alunni della scuola viene infatti offerto, oltre che una adeguata preparazione tecnica e linguistica, un approccio al turismo che superi il mero interesse di mercato, ma lo avvii a un processo di umanizzazione, all’insegna della libertà e della qualità della vita, all’apertura solidale al mondo, al recupero dello spirito». Insomma, Castelletto diventa un laboratorio aperto con la nascita di questa nuova presenza scolastica davvero «a misura di territorio».