venerdì, Aprile 19, 2024
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Lo ha promesso Iva Berasi durante un incontro avvenuto ieri

A settembre i sottopassi per i rospi

Le soluzioni anti-rospo arriveranno, ma saranno pronte solo per far fronte alla rossima migrazione. È quanto emerso ieri, a Passo San Giovanni, nell’incontro voluto da Roberto Vivaldi e a cui hanno preso parte l’assessore Iva Berasi, il sindaco di Torbole Giuseppe Parolari, tecnici e rappresentanti delle forze dell’ordine. Berasi, infatti, ha anticipato che già a settembre inizieranno i lavori per realizzare dei sottopassi che consentano all’esercito di anfibi di attraversare la statale senza finire “stirati” dalle auto o “marciare” sull’hotel di Vivaldi. «La situazione è sempre stata monitorata – ha detto appena scesa dalla Lancia della Provincia – ma è inutile dire che nessuno si sarebbe mai aspettato un simile fenomeno».Un “summit” informale che è stato preceduto da un veloce sopralluogo sulla ciclabile, ancora chiusa al transito (ma i ciclisti ignorano i divieti) per la presenza dei piccoli anfibi. «Nessuno – ha detto l’assessore Berasi mentre osservava divertita gli animaletti (in numero assai ridotto rispetto ai giorni scorsi) – poteva prevedere che sarebbe successa una cosa simile. Di certo – ha aggiunto, facendo aumentare il malumore in Vivaldi che, oramai da un paio di settimane, sta vivendo un vero e proprio incubo – la gravità della situazione è stata esasperata e l’invasione di rospi – ha puntaulizzato sorridente, rivolta all’albergatore – sarebbe avvenuta anche se il lago non fosse passato alla Provincia di Trento, diventando un biotopo».«Qui – ha ribattutto l’albergatore, a muso duro – abbiamo subito una vera e propria invasione e gli esperti con cui ho parlato io mi hanno detto che tutto questo caos poteva essere previsto e, in qualche modo, evitato o limitato. Magari attuando le soluzioni collaudate al lago d’Ampola o a Fivé». La discussione è poi proseguita su uno dei tavoli esterni dell’albergo. Sia il sindaco di Torbole («Sono rospi- ha detto – non serpenti velenosi») che Berasi hanno respinto l’accusa di aver sottovalutato il problema mentre Tiziano Giuliani, comandante dei vigili del fuoco di Torbole, che solo ieri aveva accusato di essere latitanti politici e responsabili della Provincia, scuoteva visibilmente il capo.«A Trento – ha ribadito Berasi – esiste un gruppo di persone che si occupa esclusivamente del lago di Loppio e che aveva già preparato un progetto per agevolare l’esodo dei rospi. Il lago di Loppio è tornato a vivere e, per la prima volta dopo decenni, al suo interno non ci sono pozzanghere, ma tanta acqua che ha favorito lo schiudersi delle uova. Quanto accaduto, è ovvio, ci impone di anticipare i tempi di realizzazione dei sottopassi che avverrà appena finita l’estate. Oltre all’intervento dell’uomo, però, occorre aver pazienza e attendere qualche anno perché venga meno l’attuale situazione di disequilibrio naturale. Mi sembra superfluo spiegare, infatti, che solo il tempo potrà ricreare nel biotopo la catena ecologica con l’arrivo di una serie di animali predatori».

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