Chiesa dei Santi. La strada vietata presto riaprirà
Accordo con i proprietari
Basta liti per san Fermo e Rustico. C’è voglia di trattare per definire un onorevole compromesso. È quanto emerge dalla volontà dei proprietari della strada che conduce al villaggio dei Santi e che sono stati invitati dal Tribunale di Verona a concedere il passo al Comune di Lazise per accedere alla chiesa ed al romitorio. Loro, però, hanno interposto ricorso al dispositivo del tribunale. Hanno comunque concesso una tregua. Hanno concesso, in accordo con i legali delle parti, la possibilità di accedere alla chiesa per un periodo di 12 mesi, per poter dar corso al restauro del romitorio, ultimo atto necessario al completamento delle opere di restauro della chiesetta tanto cara agli originari di Lazise. Emerge comunque la voglia di chiudere definitivamente la contesa, almeno da parte di uno dei comproprietari della strada di accesso, e di definire in via esaustiva la questione delineando una chiara clausola per l’utilizzo dell’accesso al monumento. «Non ho mai visto, per verità, che ad una chiesa si acceda dal retro», spiega Giorgio Nalin, uno dei tre comproprietari della strada di accesso al villaggio, «semmai dal davanti. E proprio sul davanti della chiesa vi era una stradina che conduceva alla porta. Ora, meglio nel corso degli anni, è stata dismessa e oggi non si trova più. Ecco perché il giudice ci ha imposto il passaggio dal retro utilizzando la nostra strada di accesso al villaggio». La chiesa esisteva ovviamente prima del villaggio e per accedervi si dovrà pur transitare da qualche porte. Oggi è interclusa fra tre proprietà. «Non nego che da qualche parte si dovrà pur passare per entrare in chiesa», continua Nalin, «ma non certo con autoveicoli o mezzi che su questa minuscola stradina non possono sostare. Semmai soltanto a piedi. Noi abbiamo avuto spese per la strada, abbiamo l’illuminazione da pagare, la manutenzione. Almeno concorrere in parte a queste spese da parte del comune di Lazise. Io dovrei cedere dell’area di mia personale proprietà, la quale confina con la chiesa. E proprio da lì debbono passare se vogliono entrare in chiesa. Sono disponibile a farlo, ma ritengo che ci si debba sedere a un tavolo e assieme all’amministrazione comunale trovare una soluzione onorevole per tutti». E chiudere definitivamente questa telenovela che tiene col fiato sospeso da anni. La associazione Francesco Fontana e l’amministrazione comunale non vedono l’ora di porre fine alla disputa. E sono pronti alla trattativa. «Noi della Francesco Fontana», spiega Sergio Marconi, «abbiamo solo in uso la gestione della chiesa per il restauro. Siamo ormai agli sgoccioli con il restauro e vorremmo poter utilizzare definitiviamente la chiesa con le nostre iniziative culturali. Se fra i proprietari e l’amministrazione si raggiunge l’accordo noi siamo felici», sospira Marconi, «perché finalmente possiamo lavorare in serenità e per la nostra gente, che ama visceralmente questa chiesa che è il simbolo della comunità originaria di Lazise». «L’amministrazione che da poco rappresento», spiega il sindaco Renzo Franceschini, «si è trovata questa eredità da precedenti amministrazioni e non ha nulla in contrario a che la situazione si chiarisca e si chiuda con una onorevole transazione fra le parti. Ritengo che questa questione prima si conclude e meglio è per tutti. Se c’è la volontà di smussare gli angoli e di vedere I Santi come un bene comune, per la collettività, credo che il problema si possa chiudere anche subito». «Il dialogo», conclude il sindaco, «è un’arma importante per stabilire dei rapporti fruttuosi fra gli uomini. Noi siamo pronti a dialogare».