giovedì, Aprile 25, 2024
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Stagione balneare al via. Spiagge affollate per il gran caldo, ma situazione differenziata sui laghi. La «maglia nera» per due lidi a Padenghe e due a Peschiera

Acque gardesane in buona salute

Il primo autentico fine settimana con sole e temperature estive ha fatto registrare sui laghi bresciani un immaginabile assalto alle spiagge. Per i gestori degli stabilimenti balneari un sospiro di sollievo dopo un maggio e un inizio di giugno pressocchè disastrosi a causa del maltempo, che aveva tenuto lontani i turisti. In crisi era finita anche la categoria dei noleggiatori di motoscafi, con i maggiori picchi nel mese di maggio. I bagnanti hanno, inoltre, trovato una piacevole sorpresa, che peraltro è una costante da almeno da alcuni anni a questa parte: un miglioramento della qualità delle acque balneabili. Scontato che quelle di Sirmione lo fossero da un pezzo (proprio sabato scorso la Federazione Europea per l’Ambiente ha consegnato ufficialmente la Bandiera blu agli amministratori comunali), i turisti hanno mostrato di gradire una condizione di maggior sicurezza delle acque dei tre laghi bresciani, ad eccezione di quelle del Sebino dove la situazione non è, purtroppo, delle migliori. Proprio su questo tema l’assessore provinciale al Turismo, Ermes Buffoli, ha confermato che «la Provincia sta seriamente prendendo in esame un piano di risanamento del lago di Iseo, per portarlo agli stessi livelli di quello di Garda». E per arrivare ai significativi traguardi benacensi si dovrà investire nel potenziamento del sistema di depurazione e nel completamento di quello fognario, senza perdere d’occhio i corsi d’acqua attraverso i quali, spesso, finiscono a lago sostanze inquinanti di ogni genere. Benissimo stanno, invece, il Garda e l’Eridio (in regola tutte le 17 località monitorate), con pochissime eccezioni per il primo. Ricapitolando, sul lago di Iseo abbiamo 7 spiagge (su un totale di 17) non balneabili mentre una spiaggia (quella del campo sportivo di Marone) è preclusa ai bagnanti. Si tratta di un divieto tassativo e senza possibilità di appello, almeno per il momento, in quanto, come spiegano all’Asl di Brescia, «il divieto è scattato sulla base della valutazione degli esiti analitici della precedente stagione 2001». Le altre, invece, potranno ridiventare balneabili qualora il prossimo check-up dovesse risultare favorevole. Stesso discorso vale per le spiagge del Garda dove, secondo il bollettino della Comunità del Garda, ce ne sono quattro precluse alla balneazione: a Padenghe (località S.Giulia e Porto) e a Peschiera, sulla sponda veronese (lungolago Garibaldi e località Palazzo 2). Infine, una sola spiaggia, a S. Francesco (Desenzano) è indicata come «non balneabile». Da notare che sul Garda sono ben 125 i punti controllati dalle Asl di Brescia, Verona e Trento. Altra novità piacevole trovata dai bagnanti è stata l’eccezionale temperatura dell’acqua: quasi 25 gradi, mentre quella esterna ha sfiorato i 30. Migliora, inoltre, gradualmente la situazione delle due spiagge di Salò, sulle quali fino alla scorsa stagione sembrava si fosse abbattuta una maledizione. Infatti, per diversi anni, il cartello di divieto ai bagni era praticamente fisso. Evidentemente, anche il Comune di Salò è riuscito a realizzare degli interventi che s ono risultati decisivi. E’ doveroso, infine, compiere un confronto tra i parametri stabiliti dalle nostre norme sanitarie con quelli esistenti nei Paesi europei, per comprendere meglio gli standard di sicurezza entro i quali possono muoversi i bagnanti nelle nostre acque lacustri. Per esempio, in Italia il parametro fissato per i coliformi totali ogni 100 millilitri è di 2000 (in Europa 10.000), per quelli fecali è di 100 (in Europa 2.000), per gli streptococchi fecali è di 100 (in Europa non ci sono limiti).

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