giovedì, Aprile 25, 2024
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Due delibere della Regione mettono ordine nella normativa urbanistica

Addio edilizia selvaggia. Vincolati lago e colline

Adesso non si scherza più con l’edilizia selvaggia sul lago e sulle colline. La Regione, con due delibere, ha fissato precisi «paletti» per la tutela paesaggistica della fascia a lago della penisola di Sirmione, oltre che dell’entroterra di Desenzano e della stessa Sirmione.[FIRMA]I DUE PROVVEDIMENTI, che portano la stessa data del 10 luglio scorso, mettono nero su bianco su come intervenire, trasformare, conservare e costruire nella fascia a lago del basso Garda e nel suo entroterra, togliendo ogni dubbio interpretativo su norme che, spesso, erano state all’origine di avventati interventi urbanistici.Vediamo ora alcuni esempi di restrizioni decise dalla Regione. I moli di attracco dovranno essere preferibilmente realizzati con pietra locale; i nuovi pontili (meglio se galleggianti) dovranno seguire l’andamento del livello del lago. Poi dovrà essere evitato l’attracco fisso di piattaforme e natanti adibiti a ristoro; la sistemazione delle sponde dovrà essere realizzata con materiale di pietrame o con tecniche di ingegneria naturalistica; ogni intervento a lago che comporti scavi nel sottosuolo anche di modesta entità dovrà essere preventivamente segnalato alla Soprintendenza.PER LA TERRAFERMA i criteri sono ugualmente restrittivi: salvaguardare i ganfi esistenti; le nuove strade potranno essere costruite solo dopo un’attenta progettazione paesaggistica; limitata la posa di cartelli pubblicitari senza degradare l’ingresso ai centri abitati; le nuove costruzioni edilizie dovranno privilegiare le aree di frangia urbana senza interrompere la continuità del tessuto agricolo; nuovi edifici a forte impatto visivo o dimensionale dovranno essere attentamente valutati tenendo conto dei fattori peculiari dell’ambiente circostante.Si volta insomma pagina. Per Tommaso Giardino, assessore all’urbanistica di Desenzano, è «un documento estremamente importante che risponde alle nostre aspettative di maggior tutela del territorio».Soddisfazione viene espressa da Pier Luigi Bianchi, assessore all’urbanistica di Sirmione, perché «i criteri contenuti nelle delibere regionali sono più che condivisibili, anzi sono già stati anticipati nella bozza di predisposizione del Plis (parco locale d’interesse sovraccomunale) di Lugana, pertanto ci trovano completamente d’accordo e pronti nella presentazione del documento in commissione e poi in Consiglio comunale».Bianchi rammenta poi che la competenza in materia di demanio idrico è della Gestione Associata dei Comuni di Salò la quale, in sede di conferenza di servizi allargata alla soprintendenza ai beni ambientali e alla commissione provinciale per le bellezze naturali, decide sugli interventi.

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