venerdì, Aprile 19, 2024
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Protestano ancora gli abitanti della Val di Gazo, alle spalle della discoteca Hollywood

Adesso è parcheggio selvaggio sulla strada asfaltata dopo anni

Lotta al parcheggio selvaggio. I residenti della Val di Gazo, alle spalle della discoteca Hollywood, sono da anni sul piede di guerra. Sulla stessa lunghezza d’onda i proprietari della miriade di villette, per lo più turisti estivi, del villaggio Bellavista. Oltre all’interminabile e ciclica lotta contro i decibel del locale di divertimento i cittadini chiedono a gran voce il rispetto della segnaletica presente lungo la strada che dall’incrocio con via Montavoletta sale fino a Ca’ Brusà. Arteria privata ad uso pubblico recentemente asfaltata dal Comune dietro l’insistente interessamento del Comitato volontario della Val di Gazo che raggruppa ben settanta famiglie. Residenti che hanno contribuito, non tutti a dir il vero, al cinquanta per cento delle spese sostenute dal Comune (60 milioni) per sistemare a regola d’arte la trafficata via. «Dopo una lunga trattativa con l’Amministrazione iniziata oltre cinque anni fa siamo riusciti a sistemare la strada rendendola agibile e decorosa», fa presente a nome del comitato Giorgio Palazzi cinquantottenne residente al civico 29. «Ma non solo, abbiamo provveduto altresì a far posare una canalizzazione prima della realizzazione dell’asfalto per permettere l’illuminazione dell’intera via al momento servita a metà. Se siamo riusciti in tutto questo ciò è dovuto al senso di responsabilità di 38 famiglie che hanno versato la quota di 900mila lire». Risolto il problema stradale rimane ora quello del parcheggio selvaggio. «Nel periodo estivo il massiccio numero di utenti della vicina discoteca provoca notevoli disagi e disturbi, sbotta Stefano Cotrozzi ventinove anni proprietario di una casetta in via Vissinel n. 1. Siamo prigionieri di auto parcheggiate in ogni luogo tanto che spesso e volentieri diventa impossibile tornare a casa». «E pensare che lungo la strada sono ben visibili i cartelli di divieto di sosta con tanto di avviso di rimozione. Purtroppo però qui i vigili non vengono mai», interviene Vincenzo Mariotti abitante in via Fanino 3. «Hanno paura», sostiene la giovane Stefania Loro di via Vissinel. «Una volta hanno riferito che da soli non riescono a fronteggiare il caos che si crea di notte in zona». «Purtroppo con la scusa che questa è una strada privata ad uso pubblico nessuno si muove», riprende il battagliero Cotrozzi. «La polizia stradale mi ha risposto che non può intervenire, stesso refrain da parte dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Intanto noi continuiamo a subire la maleducazione e l’inciviltà di molti giovani che incuranti dei diritti dei residenti parcheggiano dove vogliono buttano bottiglie di birra e quant’altro nei giardini delle nostre case. Io lavoro a Vicenza e vengo sul Garda il fine settimana per riposarmi. Non per nulla i miei genitori preferiscono restare in città». «Un modo semplice per risolvere il problema alla base ci sarebbe», chiosa Palazzi. «Far rispettare i segnali e provvedere alla rimozione delle auto in sosta vietata. Ma come abbiamo già detto purtroppo la polizia municipale qui non viene mai».

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