sabato, Aprile 20, 2024
D’Annunzio, società ancora in stand-by E la Catullo rinnova le cariche l’11 luglio

Aeroporto

L’11 luglio è la data scelta dal Consiglio di amministrazione della Catullo spa, che gestisce gli aeroporti di Verona-Villafranca e Brescia-Montichiari, per l’assemblea di approvazione del bilancio. L’esame del rendiconto 2001 coincide con il rinnovo delle cariche, questa volta reso più complesso da almeno un paio di novità: le elezioni amministrative di Verona (comune azionista con il 6 per cento del capitale sociale ma di ben più cospicuo peso politico) e la tanto attesa costituzione della società di gestione dello scalo monteclarense. Proprio il varo della società autonoma di gestione del Gabriele D’Annunzio costituisce l’elemento di maggiore incertezza. Non è un caso che nemmeno il presidente della Camera di commercio di Brescia Franco Bettoni (socio del Catullo insieme alla Provincia, 10% delle azioni) alla domanda su quali siano le ragioni che ostacolano il varo non se la senta di sbilanciarsi. «È una situazione molto delicata – ammette Bettoni – credo che dopo le elezioni di domenica a Verona avremo un quadro più certo. Noi comunque dobbiamo in tempi brevi alla costituzione della nuova società». Di certo c’è invece che a distanza di quattro mesi dal voto favorevole dell’assemblea del Catullo (ma non del comune di Verona) a cedere il ramo d’azienda del Gabriele d’Annunzio alla costituenda società nulla s’è più mosso. Ufficialmente almeno, poichè telefonate, lettere, ricerche di contatti si sprecano nel tentativo di ricomporre un puzzle alquanto complesso. Eppure di questioni aperte non ce ne dovrebbero più essere, dopo che anche l’Enac, ente nazionale dell’aviazione civile, ha espresso l’assenso all’operazione. A Verona l’assemblea di luglio indicherà il nuovo rappresentante degli azionisti bresciani nel Catullo, avendo chiuso il mandato Guido Galperti (Margherita), consigliere regionale, espresso all’epoca dalla giunta di centrosinistra che guidava la Provincia. Sugli assetti complessivi del prossimo Consiglio di amministrazione del Catullo potrebbero poi pesare le perplessità di altri azionisti, da sempre dubbiosi sull’autonomia di Montichiari e che potrebbero raccogliere per strada alleati. Come dire, benzina sul fuoco. Se le incognite non mancano alla vigilia dell’assemblea, di tutt’altro tenore, per fortuna, la gestione operativa dei due aeroporti, di Montichiari in particolare, in crescita di passeggeri grazie ai tre voli quotidiani su Roma, alla Ryanair che fa la spola con Londra e ai prossimi collegamenti con Napoli, Cagliari e Pantelleria. Per non parlare delle prospettive di crescita del settore, con l’imminente ristrutturazione dell’hangar, primo passo verso l’affermazione di una vocazione a cargo center che da sempre Verona assegna a Montichiari.

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