sabato, Aprile 20, 2024
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I primi cittadini dell’area riuniti in Provincia dall’assessore Sebastiano

Affi-Pai, sindaci contrari«Progetto da annullare»

Per l’Affi-Pai niente progetti a scatola chiusa. Piuttosto l’immediato annullamento dell’iter del «project financing» con cui la Regione intende progettarla, costruirla e farla gestire. Intanto l’assessore regionale alla viabilità, Renato Chisso, è invitato ad incontrare, entro la settimana prossima, in Provincia, i sindaci interessati al tracciato. Sono quelli del Baldo, del Garda e della Valdadige che ieri si sono riuniti in Sala Rossa dei Palazzi Scaligeri, convocati dall’assessore provinciale alla mobilità Luca Sebastiano.Il «no» alla Gardesana-bis, a prescindere dai colori politici delle 17 amministrazioni locali presenti (Verona, Affi, Bardolino, Brentino Belluno, Brenzone, Caprino, Castelnuovo, Cavaion, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Malcesine, Pastrengo, Peschiera, Rivoli, San Zeno di Montagna, Torri, la Comunità montana del Baldo, ma assenti Valeggio sul Mincio e Lazise, per cui si è comunque espresso Sebastiano) è stato ribadito all’unanimità.Ed è un «no» dettato, è stato sottolineato dallo «zoccolo duro» dell’assemblea e in particolare dal sindaco di Costermano Fiorenzo Lorenzini, non solo da questioni di merito, quanto dalla filosofia generale con cui, fin dall’inizio, questa questione sarebbe stata «mal posta».«Ben venga l’incontro con l’assessore Chisso», ha tuonato Lorenzini. «Tuttavia, per bloccare l’iter di questo “project financing”, dovrebbe bastare il parere negativo già deliberato da tutti i Consigli comunali dei Comuni percorsi da quest’arteria e che sono qui. Di questo progetto, calato dall’alto, non conosciamo nulla. Sappiano comunque che, certo, non è destinato a risolvere i problemi complessi della viabilità di tutto il Baldo Garda e dell’entroterra».Lorenzini ha quindi depositato un documento, che la Provincia aggiornerà inserendo le integrazioni apportate dalle altre amministrazioni presenti, con cui, intanto, ribadisce la necessità che il «project» sia annullato e che di esso non venga chiesto, da parte della Regione, l’inserimento nella legge obiettivo, cosa che toglierebbe di fatto ai Comuni il potere di veto per stabilire l’utilità di un’opera che sarebbe realizzata sul loro territorio.Il vicepresidente e assessore provinciale della Provincia, Antonio Pastorello, che ieri ha presieduto l’incontro con Sebastiano, commenta: «I sindaci, consci che la viabilità del Baldo Garda è ferma da anni, ritengono fondamentale trovare una soluzione che deve essere maturata insieme, alla luce di un proposta complessiva che vada da Malcesine e Peschiera. Per questo la maggioranza dell’assemblea chiede che Chisso venga qui in Provincia per sapere le esigenze del territorio e conoscere le diverse e precise necessità di ogni singolo comune. La Provincia, con il presidente Elio Mosele, farà da ente coordinatore».E Sebastiano: «Ribadendo la contrarietà al progetto, ho personalmente preso l’incarico di dare mandato al presidente Mosele affinché Chisso sia convocato qui al più presto. L’obiettivo è di discutere insieme gli aspetti negativi e positivi di un progetto che è osteggiato dal territorio». In merito al suo annullamento immediato, chiesto da Costermano, Sebastiano commenta: «Prima di eventualmente pronunciarsi in questo senso, riteniamo opportuno visionare il progetto attuale che finora nessuno conosce». Cipriano Castellani, presidente della Comunità montana del Baldo: «Finalmente il problema dell’Affi-Pai viene discusso collegialmente nella sede istituzionale idonea, la Provincia. Riteniamo importante un faccia faccia con Chisso per visionare i progetti, ma dovrà essere studiata e valutata anche una proposta alternativa che contempli tutte le tematiche della viabilità del Baldo Garda, dell’entroterra e della Valdadige. Come ipotizzata ora, questa arteria, arrivando solo fino a Torri del Benaco, non risolverebbe il problema traffico».«Siamo contrari alla Gardesana-bis, disponibili a un confronto, ma si deve comunque trovare al più presto una soluzione al problema viabilistico, in particolare al nodo di Affi», dice Lorenzo Sartori sindaco di Cavaion.

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