giovedì, Marzo 28, 2024
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Sono 17 (su 20 associati) i comuni della sponda bresciana del lago di Garda che hanno deciso di affidare all'Azienda Speciale Consorzio Garda Uno il ciclo integrato delle acque del loro territorio in base alla legge n°36.

Al via la gestione del ciclo integrato delle acque

Sono 17 (su 20 associati) i comuni della sponda bresciana del che hanno deciso di affidare all'Azienda Speciale il ciclo integrato delle acque del loro territorio in base alla legge n°36. “Un risultato assai positivo – afferma Guido Maruelli, presidente del – dove i comuni hanno dimostrato di accettare le recenti normative, che regolano il ciclo integrato delle acque, confortando le nostre iniziative. Stiamo ora lavorando per costituire apposite squadre operative da destinare esclusivamente all'operatività di questo importante settore”.Ma l'attività del Consorzio Garda Uno guarda anche verso nuove iniziative e nuovi “passaggi fondamentali verso i quali si sta lavorando. Strategie che riguardano anche l'altra sponda del lago nel tentativo di costituire un unico ambito per tutto il bacino gardesano. Dovremo fare i conti – afferma il presidente Maruelli – con le rispettive provincie e regioni ma mi sembra che finalmente ora le cose comincino a camminare nel verso giusto e credo che anche in questa occasione noi faremo la nostra parte in quanto crediamo fermamente in questo obbiettivo, sia per la gestione in comune dell'impianto di Peschiera ma soprattutto perché crediamo che, nell'interesse collettivo, questa sia la finalità più ovvia e più seria. Andremo a trattare queste tematiche partendo dalla forza derivata dal conferimento di questi comuni e quindi non ci presenteremo al tavolo a titolo personale ma con la forza dei numeri fornitaci proprio dai stessi nostri “comuni-soci” attraverso la gestione delle rispettive reti idriche comunali”.”L'obbiettivo principale di tutto il nostro impegno è puntato, oltre alla trasformazione in SPA, pratica a tutt'oggi in corso, della nostra “Azienda”; la stessa cosa è possibile che venga effettuata anche sull'altra sponda, dopodiché ci sarà un'alleanza con scambio di quote, con l'ingegneria tecnica finanziaria in questi ultimi tempi diventata anche patrimonio comune, e alla luce anche di tutte queste trasformazioni delle varie municipalizzate non sarà un problema trovare quella formula più idonea che porti alla fine a quella capacità di gestione il più possibile unitaria. Questo – conclude Guido Maruelli – sarà il lavoro che avremo davanti nell'imminente futuro”.

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