venerdì, Aprile 19, 2024
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L’Ugav appoggia la protesta nei confronti della Regione da parte dell’Associazione interregionale dei disabili motori, che oggi va in scena a Venezia

Albergatori in campo per l’ospedale

«L’ospedale non deve morire». L’Ugav, Unione gardesana albergatori veronesi, scende ancora in campo, mentre a Venezia protesta l’Associazione interregionale disabili motori in difesa del nosocomio dell’alto lago. Contrarietà alla chiusura della struttura determinata dalla preoccupazione di togliere un presidio sanitario da un’area che ha la maggior ricchezza nel turismo.«In tempi non sospetti la nostra associazione, che annovera 390 strutture alberghiere, ha pubblicamente espresso la propria avversione alla decisione della Regione di stralciare dalle schede ospedaliere il centro di Val di Sogno», afferma il presidente Antonio Pasotti affiancato dal presidente degli albergatori di Malcesine Francesco Zanetti. «Scelta che oltre a danneggiare i residenti cozza contro gli interessi di una realtà turistica come la nostra che da sola, nel 2007, ha sfiorato i 10 milioni di presenzeando all’economia locale, e alla stessa regione Veneto, una ricchezza non comune. Ma al di là dell’aspetto economico preoccupa è la decisione di sguarnire un territorio cosi vasto di un presidio sanitario a tutela dei cittadini e, in primavera-estate, delle migliaia e migliaia di turisti che affollano le rive del Garda», sottolinea la coppia Pasotti-Zanetti.«Non è nostro compito entrare nell’aspetto sanitario-politico ma non si può rimanere indifferenti di fronte alla chiusura di un ospedale tanto più che tra gli indici che codificano la capacità d’attrazione turistica di una località figura la presenza nella vicinanze di un ospedale: è una domanda che abitualmente i grossi tour operator avanzano ai nostri associati. Chiudere Val di Sogno e impoverire il presidio di pronto soccorso, oltre che mancanza d’attenzione verso la salute dei cittadini rappresenta una politica turistica miope», sostengono Pasotti e Zanetti che, pur appoggiando la protesta dei poliomielitici, tengono a precisare come la presenza della struttura sanitaria debba esistere a prescindere dalla trasformazione in centro nazionale per polio.Stessa lunghezza d’onda per il sindaco di Torri Giorgio Passionelli che ribadisce «l’importanza dell’ospedale di Malcesine per il turismo dell’alto lago oltre alla necessità di salvaguardare il posto di lavoro per i dipendenti».

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