sabato, Aprile 20, 2024
HomeAttualitàAlberghiero senza pace
Il nuovo comitato di genitori e studenti vuole una sede unica per l’istituto che ospita 400 allievi. Si fa lezione in quattro posti, mancano palestra, cucina e sala

Alberghiero senza pace

Non è più sopportabile che l’Istituto alberghiero, una scuola superiore con oltre 400 studenti, sia suddiviso in quattro succursali diverse, appartenenti per lo più a privati (costo 75 mila euro), e manchi inoltre di spazi adeguati per materie fondamentali come cucina, sala e ricevimento. Lo hanno ribadito i rappresentanti di genitori e studenti dell’Istituto alberghiero Carnacina, sede staccata di Valeggio, che si sono trovati per creare un comitato che si ponga come obiettivo di spingere per la realizzazione di una sede unica. «Con la creazione di questo comitato», dichiara Tiziano Quaini, rappresentante dei genitori, «vogliamo verificare celermente quanto ci sia di concreto nelle tante promesse fatte in questi anni, anche perché l’alberghiero vive una situazione sempre più difficile». La scuola è attualmente suddivisa in quattro spazi differenti: l’interrato delle elementari, l’oratorio parrocchiale e il più grande ricreatorio parrocchiale, inoltre un paio di stanze prese in affitto da un privato. «È facile capire il disagio», riprende Quaini, «soprattutto se si pensa che mancano spazi per attività curricolari come cucina, sala, ricevimento, oltre naturalmente alla palestra». Ed è dal 1992, quando sorse la sede staccata del Carnacina, la cui sede principale è a Bardolino, che si parla di una sede per l’alberghiero, il quale doveva essere collocato solo provvisoriamente nell’interrato delle scuole elementari. Poi dagli iniziali 50, gli allievi sono cresciuti fino a superare quota 400 e, di volta in volta, si affittava qualcosa in più, con un impegno di spesa crescente. «Ulteriori trattative per acquisire nuovi spazi da privati sono in corso», continua Quaini, «e speriamo ci permettano di tirare avanti, ma non vorremmo che questo diventasse un alibi per spostare in avanti la realizzazione di una sede adeguata. Per questo inizieremo una serie di contatti con Comune e Provincia, in modo da capire se sono stati affrontati punti chiave quali il luogo in cui collocare la nuova scuola e il problema del finanziamento». «Vogliamo anche coinvolgere l’Associazione ristoratori; non dimentichiamoci che la scuola è stata pensata qui proprio perché esiste una fiorente attività di settore». Da quanto è emerso nelle ultime settimane, la Provincia avrebbe tolto il finanziamento di 2.582.000 euro previsto in precedenza nel programma delle opere per il 2004. La situazione risente della riduzione fondi ministeriali per l’edilizia scolastica, che ha provocato le proteste dell’Anci (Associazione dei Comuni italiani) e dell’Upi (Unione delle Province italiane), i quali hanno lanciato l’allarme: «L’esercizio della funzione rischia di esaurirsi nella semplice manutenzione ordinaria, compromettendo sia la sicurezza sia la vivibilità degli edifici scolastici». Questo il programma di azione del nuovo comitato: «Ci sarà una prima fase», afferma Maria Teresa Persano, rappresentante degli studenti, «che potremmo definire diplomatica, durante la quale cui contatteremo i referenti istituzionali. Poi, se non arriveranno le risposte che ci attendiamo, metteremo in piedi delle iniziative, d’accordo con i rappresentanti dei genitori, che sentiamo molto vicini».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video