mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Consiglio comunale approva il programma integrato di riqualificazione urbanistica edilizia e ambientale. Il Gruppo italiano vini si impegna però a costruire la caserma carabinieri

Alla Lamberti si fa un albergo

Il 9 aprile scorso, poco prima del rinnovo del Consiglio comunale arrivato a fine mandato, lo stesso, su proposta del sindaco uscente Luca Sebastiano, aveva approvato di concedere al Gruppo Italiano Vini, proprietario della cantina denominata La Meridiana-Lamberti, la realizzazione di un albergo in luogo dell’esistente opificio artigianale. L’iniziativa dell’amministrazione comunale viene definita tecnicamente programma integrato e si rifà alle leggi regionali vigenti in materia, in particolare la 23 del 1999 e la 35 del 2002. Il «piruea», ovvero il programma integrato di riqualificazione urbanistica edilizia ed ambientale proposto dal Gruppo Italiano Vini, proprietario dell’immobile, si sviluppa su due comparti: uno relativo alla nuova struttura alberghiera ed uno relativo al progetto di realizzazione della caserma dei carabinieri. In particolare, la nuova caserma dei carabinieri sarà realizzata in contemporanea con il cantiere per il nuovo albergo, denominato Lamberti. Sarà una struttura di 15.885 metri cubi, tali e quali all’esistente, su una superficie di 2.092 metri quadrati e su un’area di circa 8.500 metri quadrati. La nuova caserma, già deliberata dal comando generale dell’Arma, si svilupperà sull’area oggi adibita a parcheggio, di fronte alle scuole medie e alla erigenda nuova palestra. Il costo della nuova opera, ovvero della palazzina dei servizi generali per i carabinieri, sarà di 723mila euro a totale carico del Gruppo Italiano Vini. Su tale proposta di variante al piano regolatore generale e della contestuale norma regionale contenuta nella legge 85 del 2002, la commissione tecnica regionale nella seduta del 16 luglio scorso aveva approvato la proposta dell’amministrazione comunale di Lazise, proponendo però delle modifiche allo strumento urbanistico, invitando comunque l’amministrazione lacisiense a formulare eventuali controdeduzioni sull’argomento entro 90 giorni. L’ultimo Consiglio comunale, pertanto, ha preso in esame le disposizioni della direzione regionale urbanistica e beni ambientali e ha votato le controdeduzioni. Il voto favorevole è stato espresso dalla intera maggioranza, mentre le minoranze per intervento del consigliere Nolo, della lista civica La piazza, hanno espresso voto contrario, sollecitando anche l’amministrazione ad intervenire sollecitamente intorno alla variante urbanistica specifica per i comparti alberghieri. Le perplessità della regione del Veneto erano emerse dalla considerazione della normativa di salvaguardia della cosiddetta zona D racchiusa nella legge regionale 35 del 2002, da poco entrata in vigore. La zona D individuata dalla legge vieta in assoluto varianti urbanistiche che prevedano nuove zone produttive, intendendo genericamente per produttive anche le attività alberghiere. L’interpretazione autentica della legge 35/2002, operata dalla successiva legge 16/2003, consente di omogeneizzare la zona D e di estenderla a tutta la superficie di intervento del piano integrato di riqualificazione urbanistica. Nella sostanza, quindi, sono venute a cadere le restrizioni della normativa precedente; ciò consente al Gruppo Italiano Vini di procedere speditamente a realizzare l’albergo con 230 posti letto, sala conferenze e centro congressi, nonché autorimessa e servizi accessori (parcheggio scoperto, piscina, solarium).«Nessuna volumetria verrà modificata rispetto all’esistente», spiega il sindaco Renzo Franceschini, «tantomeno verranno modificati gli assetti urbanistici. Il recupero del vecchio opificio, poco utilizzato dal Gruppo Italiano Vini, perché vecchio e di scarsa funzionalità, porterà sul mercato ricettivo un complesso a quattro stelle, e ci offre la possibilità di realizzare finalmente la caserma stabile dei carabinieri. È un’operazione che è stata molto sentita dalla passata amministrazione Sebastiano e che ci dà la possibilità di liberare l’immobile delle ex scuole elementari di viale Roma per altri scopi a carattere pubblico». E proprio in quell’area, attigua al centro storico, a ridosso delle mura scaligere, potrebbero essere realizzate strutture pubbliche di grande interesse. In primo luogo qui si potrebbero trasferire uffici pubblici di grande accesso, ora difficili da raggiungere causa zona a traffico limitato: ad esempio comando dei vigili urbani, ufficio anagrafe. Il recupero degli spazi di viale Roma potrebbe consentire di realizzare, in parte dell’immobile, la biblioteca comunale e la sede delle associazioni pubbliche. Il programma integrato di riqualificazione urbanistica edilizia ed ambientale accolto dalla Regione, in via definitiva, offre alla comunità lacisiense di poter operare su tre fronti: recuperare la vecchia cantina realizzando un albergo quattro stelle; edificare la nuova caserma dei carabinieri; liberare il vecchio stabile delle ex scuole elementari per far posto a nuovi insediamenti pubblici, con un costo prevalentemente a carico del privato.

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