venerdì, Marzo 29, 2024
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Presentato dall'architetto Cocco il progetto di ristrutturazione: cristallo a vista nel rispetto della luminosità del lago. Passaggio pedonale attraverso i tre archi centrali della facciata ovest

Alla vecchia stazione gli uffici dell’Apt

Dopo un confronto duranto qualche mese, i Beni culturali della provincia hanno staccato l’ok al progetto dell’architetto roveretano Francesco Cocco incaricato dalla Lido di Riva spa della ristrutturazione della vecchia stazione delle autocorriere. Dopo il passaggio in commissione edilizia e l’appalto dei lavori (con gara pubblica, ad evitare malintesi), verso primavera 2004, si comincia.Difficile il compito dell’architetto chiamato ad investire di dignità un edificio costruito a fine Ottocento badando solo alla funzionalità, in tempi in cui il problema dell’inserimento ambientale nemmeno si poneva (d’altro canto la città terminava alla stazione, oltre c’era quasi solo campagna), ma diventato col passare dei decenni un pezzo di storia rivana da rispettare e salvare nella sua integrità. Le scelte progettuali qualificanti sono essenzialmente due: il collegamento aperto fra viale delle Magnolie e la futura «piazza» prevista da Cecchetto intorno al futuro ampliamento del palacongressi e l’utilizzo di elementi di cristallo a vista per collegare i diversi corpi dell’edificio nel rispetto d’una luminosità – la luce solare riflessa dal lago e dalla montagna – che tutti riconoscono come dato specifico della sponda gardesana. Dei cinque archi sul fronte ovest, i tre centrali rimarranno aperti: il pedone potrà entrare nella vecchia biglietteria ed uscire sul piazzale interno sotto il porticato (da non toccare, recuperando anche un’originaria ringhiera). E’ l’asse est-ovest anticipato da Winkler e confermato da Cecchetto, di collegamento fra il centro monumentale e la zona verde che arriverà fino all’ex Cattoi, alla Miralago, al campo sportivo. Verso sud rimane, valorizzata da una veranda coperta in elementi vetrati, il bar-ristorante. A nord, nel piccolo edificio ex dogana collegato con cristalli al corpo centrale, s’apre l’ingresso alla sede dell’Apt, in cui uffici occupano il primo piano. Resta spazio, sia pure ridistribuito, anche per l’agenzia viaggi. Ancora elementi vetrati sul fronte a nord, molto visibili in maniera da richiamare fin dalla rotonda della Posta il turista a caccia di informazioni. Il presidente Bertolini esprime soddisfazione per il risultato: si tratta del primo dei tre progetti qualificanti su cui è chiamata ad impegnarsi la Lido di Riva (gli altri sono l’hotel Lido e la spiaggia degli Olivi). Congratulazioni da parte del sindaco: la città ha bisogno di interventi qualificanti, la strada imboccata è quella giusta.

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