Un’altra iniziativa didattica e di grande successo realizzata alla scuola materna Sacra Famiglia I bambini giocano con conigli, galline, tacchini e due caprette tibetane nane

All’asilo c’è anche la fattoria degli animali

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Di Luca Delpozzo
Massimo Zuccotti

Ques­ta set­ti­mana si sono con­cluse le iscrizioni alla scuo­la mater­na «Sacra Famiglia» di Peschiera. Anche quest’anno i gen­i­tori si sono preparati di buon’ora per assi­cu­rar­si il pos­to ad uno degli isti­tu­ti più ambiti del bas­so Gar­da. L´asilo aril­i­cense è infat­ti ritenu­to una vera e pro­pria per­la in ter­mi­ni di local­iz­zazione geografi­ca ed orga­niz­zazione oper­a­ti­va. Ubi­ca­to sul­la col­li­na adi­a­cente alle storiche mura di Peschiera, l’asilo cit­tadi­no è com­ple­ta­mente fuori dal traf­fi­co delle auto­mo­bili. Dall’alto del suo posizion­a­men­to, si può res­pi­rare l’aria pura che spi­ra diret­ta­mente dal lago, oltre al pot­er godere di un affasci­nante panora­ma sull’incavo di Por­ta Bres­cia. Gode buona fama anche l’organizzazione inter­na. Il dinam­i­co team di gio­vani inseg­nan­ti ha saputo infat­ti, met­tere in pie­di un pro­gram­ma didat­ti­co effi­cace e sin­go­lare. Oltre ai clas­si­ci inseg­na­men­ti, molte sono infat­ti le inizia­tive spe­ciali che han­no riscos­so apprez­za­men­to e sim­pa­tia, dalle vis­ite didat­tiche in ester­no scuo­la fino alla prat­i­ca inter­na di attiv­ità oper­a­tive. Per citarne alcune basti pen­sare alla visi­ta didat­ti­ca pres­so le Can­tine Zena­to di San Benedet­to di Lugana dove i ragazzi, sot­to la gui­da esper­ta di Alber­to Zena­to, han­no potu­to appren­dere i seg­reti del­la fab­bri­cazione di uno dei vini più famosi d’Italia. Rien­trati alla scuo­la, i bim­bi han­no mes­so in prat­i­ca le tec­niche app­rese, dan­do vita ad una vera e pro­pria spremi­tu­ra sec­on­do le antiche tec­niche, cioè con mani e pie­di. Grande approvazione anche per l´ultima inizia­ti­va mes­sa in cantiere: la real­iz­zazione del­la mini fat­to­ria, un vero e pro­prio ranch con i vari ani­mali domes­ti­ci del­la tradizione con­tad­i­na ital­iana. Galline, conigli, tac­chi­ni e altri ani­mali da cor­tile, ospi­tati in una gen­erosa e cura­ta «loca­tion» pres­so la quale si pos­sono ammi­rare come veri e pro­pri attori da teatro. I bam­bi­ni, entu­si­asti dell´idea, pos­sono così vedere da vici­no le varie fasi del­la vita di questi ani­mali: dal­la nasci­ta, alla cresci­ta sino alla ripro­duzione. Durante le fes­tiv­ità la pic­co­la fat­to­ria si è arric­chi­ta con nuovi ospi­ti: due sim­patiche caprette tibetane nane, gen­til­mente offerte dal di Bus­solen­go. Gli ani­mali, amorevol­mente trasportati dal vet­eri­nario Nico­let­ta Stiz­zoli, han­no pre­so casa in una sor­ta di pit­toresco chalet fra gli abeti. Per l´occasione, tut­ti i bam­bi­ni dell´asilo sono sta­ti invi­tati ad inventare gli even­tu­ali nomi da dare alle due caprette, affinchè anche loro avessero un sim­pati­co dis­tin­guo. L’idea ha avu­to un ril­e­vante suc­ces­so: all’asilo sono giun­ti centi­na­ia di fogli­et­ti anche da altri bam­bi­ni, tut­ti quan­ti cimen­tati in ques­ta fan­ta­siosa ricer­ca cre­ati­va. Tut­ti i nom­i­na­tivi inven­tati saran­no esam­i­nati da una spe­ciale com­mis­sione che si riu­nirà ques­ta sera e già domani sarà pos­si­bile conoscere il risul­ta­to del­la con­sul­ta popo­lare.

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