Tavola rotonda a Caprino sulla necessità di programmare lo sviluppo del territorio e delle sue risorse. Patto tra sindaci del Baldo-Garda e la Provincia trentina per il Parco
Alleanza per far vivere la montagna
Baldofestival, un successo oltre le più rosee previsioni. L’operazione a livello culturale, nata per far conoscere le bellezze naturalistiche e rafforzare il legame della comunità locale verso il proprio territorio, ha centrato anche un altro importante obiettivo: quello di essere riuscita a provocare e smuovere gli amministratori pubblici sia veronesi che trentini dell’area Baldo-Garda. Nell’incontro di sabato, svoltosi a Palazzo Carlotti, tutti si sono trovati in sintonia nel proporre e presentare un «atto di indirizzo» con prevista «un’azione strategica verso l’istituzione di un distretto turistico-agronaturalistico capace di sviluppare azioni sinergiche nel rispetto dello sviluppo sostenibile integrato». La proposta in sintesi di promuovere e coordinare uno «strumento di programmazione negoziale» frutto di un «patto territoriale interregionale». Un patto rivolto a privilegiare «lo sviluppo della montagna baldense e delle zone rivierasche gardesane sia ricadenti nell’area trentina che veronese, basato sulla valorizzazione delle risorse locali, quali l’ambiente, i beni storico-culturali, le tradizioni, le risorse umane ed economiche». Strada già imboccata dai Comuni baldensi trentini con l’istituzione da parte della Giunta provinciale di Trento di un patto territoriale per un parco del Baldo. «Una proposta arrivata dal territorio, dalle istituzioni comunali», ha evidenziato Iva Berari assessore all’ambiente, sport e pari opportunità intervenuta a Caprino all’incontro tra amministratori, «per garantire un futuro allo sviluppo e a chi sul territorio lavora quotidianamente». Un Parco quindi «visto come valore aggiunto», un «percorso virtuoso» per quelle amministrazioni chiamate a confrontarsi con la comunità. Congratulandosi con gli organizzatori di Baldofestival, l’assessore trentino nell’incoraggiare a non fermarsi sulle difficoltà, ha invece premuto il tasto sulla «necessità di capire» le potenzialità del territorio e di come «saperle offrire». Un messaggio forte di partecipazione e collaborazione è arrivato dal presidente del comprensorio della Vallagarina, realtà che unisce ben diciotto Comuni con oltre 80mila abitanti. «È arrivato il momento», ha rilevato Riccardo Dossi, «di concretizzare le proposte che sono emerse tramite quell’atto di indirizzo partito da varie sedi». Lavori, quelli dell’incontro caprinese, avviati dal sindaco di casa che ha posto in risalto il merito di Baldofestival se si è arrivati al summit politico baldense. «Ora, raccolto il testimone», ha detto Maria Teresa Girardi, «diventa compito di noi amministratori impegnarci per un ulteriore passo politico». Dal rappresentante dell’amministrazione comunale caprinese è arrivata la «precisa e determinata volontà di seguire la strada tracciata dai colleghi trentini con precisi patti operativi. Pronti anche ad affrontare», ha precisato il sindaco Girardi, «il problema del Parco del Baldo con uno studio di fattibilità per evidenziare pregi e difetti». Una realtà che di fatto già esiste gli ha fatto eco il sindaco di Malcesine con tre quarti del territorio comunale di proprietà della Regione e sovraccarico di vincoli. La proposta quindi di Giuseppe Lombardi di non percorrere la strada del «creare nuove strutture» ma di «valorizzare quello che la montagna offre, impegnandosi a ben gestire il tutto». E che amministrare il territorio baldense non sia cosa facile lo aveva anticipato il presidente della Comunità Montana, Luigi Castelletti, invitando trentini e veronesi a lavorare in sinergia e «a valutare se è possibile parlare di Parco». Che la montagna baldense offra notevoli potenzialità lo ha sottolineato il sindaco di Ferrara impegnato nello stesso tempo a bloccarne lo spopolamento. «Come? Non certo» ha precisato Guerrino Coltri, «nel tornare alla foresta di un tempo, ma con l’evitare l’isolamento e accogliere il messaggio di Baldofestival». Soddisfazione per il momento storico che apre a tutta una serie di proposte con inscindibili elementi come «economia ed ecologia» l’ha espressa sia Sigfrido Calissoni, vicesindaco di Brentonico, che l’assessore del Comune di Avio, Roberta Mabboni, con il primo che ha illustrato il modello di sviluppo del patto territoriale interregionale, con in primo piano precisi obiettivi strategici: «l’ambiente, il turismo, l’agricoltura, la cultura, l’economia integrata, i servizi». La creazione in sintesi di un «equilibrato e moderno sistema di governo territoriale che coniughi partecipazione del basso e visione programmata dall’alto, consenso ed efficacia, ascolto e responsabilità, flessibilità e controllabilità per un processo di programmazione all’altezza delle aspettative di una società avanzata». Atto di indirizzo che sarà sottoposto alle quindici amministrazioni comunali interessate (Ala, Avio, Brentonico, Moro e Nago Torbole per la provincia di Trento; Brentino Belluno, Brenzone, Costermano, Caprino, Ferrara, Garda, Malcesine, Rivoli, San Zeno di Montagna e Torri in provincia di Verona) al comprensorio Vallagarina alla Comunità montana del Baldo e alle Province di Trento e Verona. L’incontro con gli amministratori ha avuto come moderatore Gaetano Greco, l’organizzatore di Baldofestival, l’evento che ha messo in luce le notevoli possibilità di collaborazione soprattutto fra associazioni sociali e culturali.