martedì, Aprile 16, 2024
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Le Terme di Sirmione hanno presentato una ricerca che dimostra come si possa star meglio senza farmaci. Desenzano, in ospedale sta per essere attivato il «cattura pollini»

Allergie, la cura dell’acqua

E’ cominciato il conto alla rovescia per le allergie. Già, perché tra poco, con l’arrivo della stagione primaverile, raffreddori, colpi di tosse e attacchi d’asma cominceranno ad affliggere piccoli e grandi, senza distinzioni. Di riniti allergiche, tanto per dare le dimensioni del problema, soffrono circa 12 milioni di persone, oltre un quinto degli italiani. Nei bambini sono molto frequenti (75%), tanto da superare in percentuale le malattie infettive (20%). Si calcola che 20 bambini su 100 soffrono di malattie allergiche in generale, percentuale che purtroppo tende a salire di anno in anno. Se non curate in tempo, mettono in guardia gli specialisti, possono andare incontro a sovrainfezioni batteriche o virali con tutte le complicanze del caso. I sintomi? Lo starnuto, l’ostruzione nasale, la secrezione acquosa, accompagnati da lacrimazione, tosse secca e da un intenso prurito nasale. Ma per curare questa e altre allergie i soggetti colpiti devono ricorrere a terapie farmacologiche che, frequentemente, provocano più danni di quanto non si creda. Basta pensare agli effetti dei cortisonici. Per fortuna, può venire in soccorso (tranne casi eccezionali o chi soffra di gravi patologie) l’acqua termale, soprattutto quella salsobromoiodica di Sirmione. Un ciclo di due settimane, meglio se ripetuto nell’arco dell’anno, può risolvere spesso un’affezione di natura allergica senza far ricorso a pesanti trattamenti farmacologici. Lo dimostra tra l’altro una ricerca eseguita tempo fa dalla Società Terme su un campione di 102 pazienti adulti (39 maschi e 63 femmine), che ha permesso di stabilire come gli stessi, a fine trattamento, abbiano risolto con percentuali altissime (tra l’80 e il 94%) i loro problemi. E ieri mattina, al termine di un educational per la stampa promosso dalla società di piazza Virgilio, questi risultati sono stati ulteriormente ribaditi dal suo staff medico. «Sono ormai numerosi gli studi scientifici che dimostrano l’azione protettiva dell’acqua ricca di zolfo nei confronti delle allergie provocate dai pollini, ma anche in quelle indotte da acari della polvere – spiega il dottor Ignazio Carrubba, idrologo delle Terme di Sirmione -. Basta però un ciclo di 12 trattamenti per ottenere un sensibile aumento delle difese immunitarie». Infatti, come ha ulteriormente precisato il professor Franco Denti, «l’acqua termale salsobromoiodica ha il potere di fluidificare il muco, permettendo alle ciglia di muoversi più liberamente e addirittura anche di rigenerarle». Il bromo ha infatti un’azione sedativa, lo iodio quella antisettica (info: 800.802125, prenotazioni: 030.9904923, www.termedisirmione.com). Intanto, anche l’ospedale di Desenzano è pronto ad affrontare l’imminente offensiva degli allergeni da polline. Nella provincia di Brescia il «Montecroce» è l’unico centro che rileva e cattura, attraverso un’apparecchiatura chiamata «pollen trap», 10 metri cubi d’aria al minuto, e quindi tutti i pollini circolanti nella zona. Da 15 anni si dedica a questo lavoro la dottoressa Antonietta Melchiorre, in servizio al reparto di Broncopneumologia, coadiuvata dall’esperto naturalista del laboratorio Analisi, Piercarlo Goglione, che si occupa prevalentemente della lettura del nastro per identificare i pollini e le polveri presenti nell’aria. Per informazioni, contattare il numero 030-9145386 (solo il mercoledì dalle 9 alle 11) o visitando il sito www.aod.it.

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