sabato, Aprile 20, 2024
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Le continue richieste dei turisti hanno indotto i proprietari ad estendere le possibilità di visitare la storica residenza. L’imbarco dal porticciolo di Barbarano. Tre le aperture: 23 luglio, 13 agosto e 10 settembre

All’isola del Garda anche alla domenica

Le continue richieste dei turisti hanno indotto la famiglia Cavazza ad aprire l’isola del Garda anche la domenica. Per ora sono state programmate tre visite guidate: domenica prossima, il 13 agosto e il 10 settembre. In seguito si vedrà. Partenza alle ore 9.30 dal porticciolo di Barbarano, tra Salò e Gardone. La tariffa (23 euro, cinque meno della cifra abituale, 15 per i bambini dai 6 ai 12 anni) comprende il viaggio sul motoscafo dei Danieli, il percorso nei giardini e all’interno del palazzo, la degustazione di prodotti tipici. Per le iscrizioni bisogna telefonare al numero 0365-62294 o collegarsi via Internet, e-mail info@isoladelgarda.com.Situata di fronte a punta Grosti e alla Baia del Vento, in territorio di San Felice, l’isola ha una superficie di 65mila metri quadrati. Ha ospitato S.Francesco d’Assisi, che vi edificò uno dei primi eremi di preghiera, S.Antonio da Padova, San Bernardino da Siena, Dante Alighieri, Cosimo de’ Medici e altri personaggi celebri. Nel 1869 fu venduta dal barone bergamasco Raffaele Scotti al duca genovese Gaetano De Ferrari, ricordato nella storia del Risorgimento per avere finanziato (in parte) la spedizione dei Mille di Garibaldi. Assieme alla moglie, Anna Maria Annenkoff, figlia dell’ex imperatore di Russia, il duca decise di costruire l’attuale grande palazzo, in stile gotico-veneziano, progettato dall’architetto Luigi Rovelli e realizzato negli anni 1900-02. L’isola fu lasciata all’unica figlia, che aveva lo stesso nome della mamma e, nel 1895, andò in sposa a Scipione Borghese, principe di Sulmona, ricordato per una serie di leggendarie imprese: spedizioni, scalate e, in particolare, il raid Pechino-Parigi del 1907: sedicimila chilometri a bordo dell’auto «Itala», col giornalista Luigi Barzini e il meccanico Ettore Guizzardi, attraversando torrenti, paludi, piste sabbiose. Nel novembre ’24, all’età di cinquant’anni, Anna Maria Borghese scomparve nei flutti del lago, mentre stava piantando semi di quercia. Nessuno la vide cadere. Una delle figlie, donna Livia, sposò il conte bolognese Alessandro Cavazza: nacquero Novello, Paolo Emilio e Camillo, che si unì all’inglese Charlotte Talbot Chetwynd. Lei e i sette figli, guidati da Sigmar (gestisce un paio di campeggi e occupa un posto di rilievo nell’oleificio «La verità»), continuano a mantenere con mano salda la proprietà.Qualche anno fa l’isola è stata aperta (d’estate) ai turisti, diventando subito una meta gradita. I singoli hanno la possibilità di andarci il martedì e il giovedì mattina, con imbarco da Barbarano. Il lunedì, il mercoledì e il venerdì sono previste partenze, a cura della Navigarda (telefono 030-9149520), sia dalla sponda veronese che da Sirmione. La visita, con spiegazioni in tre lingue, inizia dai giardini, ricchi di alberi secolari, palme delle Canarie, limoni, fichi, olivi, melograni, aranci, pompelmi, fichi d’India, giuggiole, rose della Cina, capperi, boungaville, rose gialle, dalie, iris, lecci sempreverdi, cedri del Libano e dell’Himalaya, cipressi, lauri giganteschi, magnolie, querce, pioppi, platani, abeti, pini, oleandri. La visita prosegue in alcune stanze del palazzo e termina con un drink sul balcone, a fianco del carro utilizzato (in passato) per la vendemmia, sotto la campanella che veniva fatta suonare per segnalare l’ora della cena. Adesso l’ampliamento, molto gradito, del calendario delle visite.

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