sabato, Aprile 20, 2024
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A Salò si è svolta l’assemblea annuale della sezione Monte Suello dell’Ana, alla presenza del presidente nazionale

Alpini: poche parole, tanti fatti

Gli alpini della Monte Suello, che comprende 59 gruppi del Garda bresciano (da Sirmione a Limone) e della Valsabbia (da Prevalle a Bagolino), hanno tenuto l’assemblea annuale, nella Casa della giovane, a Salò. Gli iscritti alla associazione sono 5 mila. Il premio Italo Maroni è andato a quelli di Treviso Bresciano. Pur essendo appena 32, hanno dimostrato «la laboriosità che caratterizza la gente di montagna, partecipando attivamente alla vita della propria comunità – dice la motivazione -. Ne sono testimonianza la ristrutturazione della malga Ruf, la continua manutenzione dell’edificio e dei prati circostanti; le manifestazioni e le attività didattiche, culturali e promozionali, a favore dei ragazzi delle scuole elementari; la fattiva disponibilità alle iniziative della Monte Suello, a difesa dei valori della leva, il contributo ai lavori a Campei de Sima, la giornata nazionale di Protezione civile». Altro riconoscimento, consegnato a una cinquantina di alpini: il diploma di benemerenza del ministero degli Interni e la medaglia a testimonianza dell’opera svolta in Umbria e nelle Marche dopo il terremoto del settembre-ottobre ’97. Il presidente Fabio Pasini si è dilungato sul lavoro svolto dai gruppi, dai piccoli (Navono 17 iscritti, Anfo 19, Turano Valvestino 22) ai più grossi (Gavardo 227, Toscolano Maderno 217, Vobarno 210, Sirmione 208). Nel Basso lago, consigliere delegato Romano Micoli, hanno ad esempio effettuato un intervento di bonifica ai monumenti storici di San Martino della Battaglia, danneggiati dalla tromba d’aria, in collaborazione con le penne nere di Pozzolengo; la manutenzione dell’area dell’ambulatorio comunale (Sirmione) o dei locali attigui alla chiesetta di S.Pietro (Polpenazze) Sull’Alto Garda, responsabile Sergio Bentivoglio, ricordiamo la realizzazione del porticato per le sagre e le feste di frazione a S. Michele (Gardone Riviera), il mantenimento del rifugio di Briano (Gargnano), l’organizzazione di escursioni per turisti (Limone), la manutenzione di cima Piemp e della strada che porta al santuario di Montecastello (Tignale), il completamento del rifugio a passo Nota e la copertura dell’eremo di S.Michele (Vesio di Tremosine), l’organizzazione della festa della solidarietà (Toscolano Maderno). Nella zona C, che ha come referente Giacomo Moschini, la costruzione e inaugurazione del monumento all’alpino (Pompegnino), il sentiero pedonale di S.Fermo, le opere nella palestra comunale e gli spettacoli estivi in castello (Portese e S. Felice), la gestione del rifugio in Bagnolo (Serniga S.Bartolomeo), la Bisagoga, la sfilata di S. Lucia, ecc. (Salò). Nell’alta Valsabbia, tenuta d’occhio da Dino Mafessoli, i lavori al cimitero (Bagolino e Lavenone), ma gli alpini della prima località hanno sistemato anche i sentieri di S. Gervasio e d’Adamino; il disboscamento della Rocca e il restauro dell’ossario (Nozza); il recupero del legname in malga Nasso per conto del municipio e il trasporto di un dializzato per tre giorni alla settimana, tutto l’anno, all’ospedale di Salò (Pertica Alta); il rifacimento del tetto di un edificio della parrocchia (Ponte Caffaro); gli interventi alla casa di riposo Passerini (Vestone). Nella media valle, responsabile Vaifro Cavagnini, il ripristino della santella in località Funtanì (Agnosine), la sistemazione degli argini del torrente (Casto), la manutenzione della pineta (Mura), del rifugio Cugni (Odolo) e della chiesetta di monte Desume (Provaglio Sopra). Nella vassa Valsabbia, controllata da Gigi Bendotti, la pulizia del rio Rossino e del Monticello (Gavardo), «l’adozione» del parco della scuola materna (Calvagese), il proseguimento della costruzione della sede (Muscoline), la ristrutturazione e la tinteggiatura della canonica di S.Michele, la collaborazione col comune per lo smaltimento dei rifiuti all’isola ecologica (Prevalle), il rifacimento del piazzale in monte Magno (Sopraponte). Dopo avere citato alla rinfusa qualcuna delle opere realizzate, ricordiamo che i gruppi hanno puntato anche sul discorso della salvaguardia della montagna, con proiezione di diapositive nelle elementari e nelle medie, la festa degli alberi, le giornate ecologiche, la pulizia di strade, sentieri e parchi, le escursioni, lo sport. Oltre a fare beneficenza all’Anffas, alle parrocchie, alle case di riposo, la scuola di Nikolajewka, la Croce rossa italiana, ecc.

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