venerdì, Aprile 19, 2024
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La sezione «Monte Suello»: 59 sezioni e 5 mila iscritti in prima linea sul territorio

Alpini, sentinelle del lago

Gli alpini della «Monte Suello», che comprende 59 gruppi del Garda bresciano (da Sirmione a Limone) e della Valle Sabbia (da Prevalle e Vallio fino a Bagolino), hanno tenuto l’assemblea annuale, nella Casa della giovane, a Salò. Gli iscritti alla associazione sono cinquemila. Tra gli intervenuti, il presidente del Parco, Bruno Faustini. Il premio Italo Maroni è andato a quelli di Villa di Salò e al loro capogruppo Felice Miloni, per il notevole impegno nell’ampliamento della chiesetta in collina e la disponibilità a partecipare alle varie iniziative. Il presidente Fabio Pasini si è dilungato sul lavoro svolto dai gruppi, dai piccoli (Navono 17 iscritti, Anfo 20, Turano Valvestino 22) ai più grossi (Gavardo 224, Toscolano Maderno 216, Vobarno 214, Sirmione 211, Prevalle 198, Desenzano 196): gli aiuti a favore della Croce rossa italiana e dell’Anffas, delle case di riposo e delle parrocchie, della scuola di Nikolajewka e dei bambini disabili di Gomel, dei missionari e di «Medici senza frontiere». Poi il discorso della salvaguardia della montagna, con proiezione di diapositive nelle Elementari e nelle Medie, la festa degli alberi, le giornate ecologiche, la pulizia di strade, sentieri e parchi, le escursioni. E ancora: chi ha organizzato attività sportive, chi ha allestito rassegne teatrali o musicali. Nel Basso lago, consigliere delegato Romano Micoli, hanno ad esempio lavorato all’Eremo di Garda dei frati Camaldose (il gruppo di Sirmione), ristrutturato il «Capitello» e posata la statua (Pozzolengo), ultimato la sistemazione di S.Pietro in Lucone (Polpenazze). Alto Garda, responsabile Sergio Bentivoglio: completato il rifugio a passo Nota, coperto l’eremo di S.Michele e proseguita la realizzazione della nuova sala polivalente comunale (Vesio di Tremosine), effettuata la manutenzione di cima Piemp, degli spazi pubblici all’oratorio e al porto (Tignale), organizzato la Festa della Solidarietà (Toscolano Maderno) ed escursioni per i turisti (Limone). Zona C, referente Giacomo Moschini: la Bisagoga, la sfilata di S.Lucia e altre manifestazioni (Salò), la gestione del rifugio al Bagnolo (Serniga S.Bartolomeo), sistemazione definitiva dell’area presso la palestra (Portese e S.Felice). Alta Valle Sabbia, tenuta d’occhio da Dino Mafessoli: i lavori alla Casa Famiglia (Ponte Caffaro), nella chiesetta di S.Petronilla (Anfo) o in quella di S.Antonio (Vestone), la pavimentazione del campo di pallavolo e la sistemazione del sentiero che porta all’Adamino (Bagolino), la pulizia delle sponde del lago (Idro), il trasporto di un dializzato per tre giorni alla settimana, tutto l’anno, all’ospedale di Salò (Pertica Alta), risanamento di una santella in località Levrange (Pertica Bassa), abbellimento e arredamento della malga Ruf (Treviso Bresciano). Nella Media Valle, responsabile Vaifro Cavagnini, il ripristino della santella in località Funtanì (Agnosine) e della strada Bersenico – Piani di Lò (Bione), la sistemazione degli argini del torrente (Casto), del Vrenda e del fiume Chiese, il restauro conservativo di S.Onofrio (Sab bio), la raccolta differenziata dei rifiuti (Mura). Nella Bassa Valle Sabbia, controllata da Gigi Bendotti, la manutenzione del bosco del Ponticello (Gavardo) e dell’area di Monte Magno (Sopraponte), l’inizio della ristrutturazione della chiesetta alpina (Calvagese), l’inaugurazione della sede (Muscoline), l’allestimento col comune dell’isola ecologica (Prevalle). Solo per citare qualche intervento, alla rinfusa. La «Monte Suello», che sta cercando una nuova sede essendo diventata insufficiente quella di via Ragazzi del ’99, ha partecipato anche a iniziative di carattere nazionale, come il Banco alimentare (per la raccolta nei supermercati di generi da destinare ai più bisognosi) e «Zaini per l’Africa». All’inizio Pasini, con estrema sensibilità, ha elencato i nomi di tutti quanti, nel corso del 2001, se ne sono andati per sempre, nel «Paradiso di Cantore». Mugugni e proteste, infine, per lo spostamento a Bologna dell’Ufficio leva del distretto militare di Brescia. «Ho protestato vivacemente, con molti sindaci e coi presidenti delle sezioni di Brescia e della Valle Camonica, chiedendo ai Capi di stato maggiore di revocare questa disposizione. Vedremo come andrà a finire», ha concluso Pasini.

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