giovedì, Aprile 25, 2024
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Il presidente della Catullo, Sanson, riferisce sull’incontro con Bersani D’Annunzio, attendendo le concessioni.

Ancora qualche mese di attesa per l’aeroporto di Montichiari

Le anticipazioni circolate nei giorni scorsi erano un po’ troppo ottimistiche: per il Catullo di Villafranca – e di riflesso per il D’Annunzio di Montichiari – le concessioni non ci saranno prima di qualche mese. Ragion per cui la votazione sullo statuto della nuova società di gestione, che si prevedeva dovesse avvenire il 17 luglio nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale pre-ferie, slitterà a tempi successivi. E’ questa l’indicazione emersa ieri a Verona nel corso dell’incontro tra il presidente della Catullo Fernando Sanson ed i rappresentanti bresciani: il presidente della Provincia Alberto Cavalli, l’assessore ai Trasporti Vigilio Bettinsoli e Guido Galperti, membro del Cda della stessa società che gestisce Villafranca e Montichiari (assente, in quanto ancora trattenuto all’estero, il presidente della Camera di commercio Franco Bettoni). Sanson in sostanza ha ufficialmente illustrato ai bresciani quanto emerso nell’assemblea di Assoaeroporti mercoledì a Roma, cui ha preso parte il ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani. «Tranne cinque aeroporti – spiega l’assessore provinciale Bettinsoli – tutti gli altri scali italiani sono in attesa della convenzione con il Ministero dei Trasporti e del Tesoro, da cui discenderanno le linee sulle quali stabilire le singole concessioni. Il ministro ha chiesto tempo, per cui anche il Catullo – e di conseguenza il D’Annunzio – dovranno attendere qualche tempo». Si tratta di un passo importante, che definisce un nuovo assetto del sistema aeroportuale italiano, stabilendo ruoli distinti per i vari soggetti interessati, da un lato l’Ente nazionale dell’aviazione civile, dall’altro le imprese aeroportuali, chiamate a gestire gli scali a 360 gradi. Si pensi ad esempio che la sorveglianza dei bagagli, finora affidata alle forze di polizia, rientrerà nelle competenze delle imprese aeroportuali, comportando per queste nuovi compiti. «Il definitivo via libera romano – spiega ancora Vigilio Bettinsoli – è elemento decisivo per disegnare con serenità il futuro societario dello scalo bresciano». Il rinnovo della concessione è in sostanza la condizione per avviare lo scorporo del ramo d’azienda di Montichiari, per varare il nuovo Statuto e la nuova società di gestione autonoma. Ai tre partner iniziali – Catullo, Provincia e Camera di commercio – si aggiungeranno poi via via un partner tecnico nonchè altri soci,istituzionali o privati.

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