giovedì, Marzo 28, 2024
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Due giorni di festa e ricordo

Apertura straordinaria dell’idroscalo di Desenzano

L' di Desenzano del Garda riapre le porte dei suoi hangar per abbracciare i cittadini, tutto il mondo degli appassionati e i turisti che per due giorni potranno visitare e ripercorrere i luoghi che hanno riscritto la storia locale e nazionale.

Sabato 8 e domenica 9 giugno, dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00, sarà a disposizione degli avventori un'esposizione museale con all'interno della struttura che fu sede del leggendario RAV, reparto . Un percorso studiato nei minimi particolari, con le guide che accompagneranno gli ospiti in una visita che durerà circa 40 minuti: gli oggetti e i reperti dell'epoca verranno spiegati e riportati alla luce, così come i record di Agello e molto altro ancora. Ci sarà persino la possibilità di accedere nella cabina del velivolo Tornado, aereo da combattimento biposto.

Un richiamo che per due giorni unirà in Viale Motta, dove ha sede l'idroscalo, luoghi di memoria, ma anche di rilievo turistico e di utilità per la comunità locale.

La mostra, fortemente voluta dall'Amministrazione comunale e dal sindaco , è stata curata dal 6° Stormo dell'Aeronautica Militare in collaborazione con l'Associazione Arma Aeronautica e con il Comitato dell'Idroscalo di Desenzano.

 

L'ingresso alla cittadinanza è gratuito.

 

LA STORIA DELL'IDROSCALO.

Durante la Prima Guerra Mondiale fu aperta a Desenzano una base per gli idrovolanti, usati principalmente per funzioni di ricognizione aerea. Terminato il conflitto, la base rimase operante, con modeste incombenze militari, fino al 1927 quando fu costituita la scuola per la sperimentazione dell'alta velocità nel volo aereo.

Fu così che nel maggio 1928 giunsero all'Idroscalo i primi aerei da competizione con i piloti che iniziarono prove e collaudi in vista della gara per la conquista della Coppa Schneider che si sarebbe tenuta in Inghilterra nel 1929.

Alla fine del 1931 la scuola si trasformò nel Reparto Alta Velocità, ottenendo così un'autonomia maggiore nella elaborazione dei progetti. L'obiettivo principale di quegli anni fu quello di raggiungere il primato di velocità assoluta mondiale: record che arrivò il 10 aprile del 1933 da un MC 72 pilotato dal capitano Francesco Agello. Ma non fu ancora quello definitivo in quanto lo stesso Agello il 23 ottobre del 1934 superò il suo stesso primato oltrepassando la soglia dei 709 km/h e stabilendo quello che, tutt'oggi, resta un record imbattuto nella sua categoria.

Proseguirono gli sviluppi e i progetti che tuttavia richiedevano grossi investimenti: data l'onerosità che le prove di velocità comportavano, furono pertanto vietati ulteriori tentativi di superare il record di Agello. L'impresa, considerata conclusiva dalle autorità, segnò l'inizio della smobilitazione del RAV, che chiuse definitivamente i battenti nell'autunno del 1936

Tutto questo è stato il Reparto Alta Velocità che, fra il 1928 ed il 1936, fece di Desenzano uno dei punti di riferimento mondiali dell'Aeronautica Militare.

 

 

 

 

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