martedì, Marzo 19, 2024
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Con il decreto firmato nei giorni scorsi dal Direttore Generale delle politiche Agricole ed Agroindustriali nazionali, dr. Ambrosio, diventa ufficiale, e fra i primissimi in Italia, il nuovo Statuto

Approvato Statuto e nuovo Regolamento Interno

Con il decreto firmato nei giorni scorsi dal Direttore Generale delle politiche Agricole ed Agroindustriali nazionali, dr. Ambrosio, diventa ufficiale, e fra i primissimi in Italia, il nuovo Statuto rivisto in base alle nuove normative imposte dalla legge n° 164 “Nuova disciplina delle denominazioni di origine dei vini” in particolar modo per quanto rigarda le “disposizioni sui consorzi volontari di tutela e consigli interprofessionali per le denomiazioni di origine e le indicazioni geografiche tipiche”.Lo Statuto era stato in precedenza approvato, all'unanimità, dall'Assemblea Generale del Consorzio, nel corso della seduta del 16 dicembre scorso. Nella stessa seduta è stato anche approvato il “Regolamento Interno del Consorzio”, strumento questo che regolamenterà il futuro della vita associativa e di tutela del Lugana, e non solamente degli associati. È la prima volta che questo Consorzio si dota di uno strumento importante e che, dopo il Decreto recentemente emanato, porterà il Consorzio ad una nuova operatività proprio in favore di una maggior tutela dell'intera produzione del Lugana.Fra le novità, che questo regolamento porterà con sé, di indubbio interesse vi è la nuova formula di voto all'interno dell'assemblea calcolato attraverso un voto ponderale assegnato in maniera proporzionale sulla base della quantità di prodotto denunciato complesssivamente per tutte le denominazioni tutelate nella campagna vendemmiale immediatamente precedente la sessione assembleare. Quantità denunciata di uva prodotta come DOC; prodotto e denunciato; vino imbottigliato, risultante dal registro di imbottigliamento: questi i requisiti necessari per il calcolo dei voti attribuiti ad ogni associato ai quali vanno ulteriormente aggiunti i voti derivati dalle tonnellate di uva denunciata, per ogni ettolitro vinificato e per ogni ettolitro imbottigliato. Un calcolo forse inizialmente complesso ma che porterà equità fra tutti gli aderenti al Consorzio stesso.Con l'entrata in vigore del regolamento interno prenderà avvio anche l'attività della Commissione tecnica nominata da pochi giorni e che avrà il compito di esprimere un proprio “parere sui provvedimenti di carttere tecnico e sopra ogni altro quesito che possa essergli sottoposto dal Consiglio di Amministrazione”. Il Comitato è presieduto dallo stesso Presidente in carica ed è composto da 4 membri, oltre al presidente, nominati direttamente dal C.d.A. Infine di grande importanza anche la figura della “Commissione di Degustazione”, composta da 5 membri, che avrà fra le altre mansioni quella di “degustare vini della denominazione di origine “Lugana”, di valutarne le caratteristiche organolettiche e di esprimere un parere sulle qualità e sui difetti dei vini stessi”. Scopo della Commissiione, che si prefigge di degustare tutti i vini di tutti i produttori, soci e non soci del Consorzio Lugana, è la valutazione dei vini per la tutela del marchio e quello di verificare la qualità dei vini a DOC sia alla produzione che al commercio.Una funzione questa conferita al Consorzio di tutela dallo stesso Decreto appena emanato nel quale si recita testualmente “Il consorzio tutela dei vini “Lugana” Doc è incaricato di svolgere le funzioni di tutela, di valorizzazione, di cura generale degli interessi realtivi alla citata DOC, di proposta e di consultazione nei confronti della pubblica amministrazione

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