Aprile ricco di appuntamenti per il GAL GardaValsabbia

30/04/2013 in Attualità
Di Redazione

Mese inten­so quel­lo di Aprile per il Gal Gar­daValsab­bia, agen­zia di svilup­po locale e pun­to di rifer­i­men­to sul ter­ri­to­rio per la prog­et­tazione e l’in­ter­cettazione di finanzi­a­men­ti europei, statali, pub­bli­ci e pri­vati per lo svilup­po rurale parte­ci­pa­to, che si è vis­to pro­tag­o­nista di varie man­i­fes­tazioni a favore del ter­ri­to­rio garde­sano.

Molto impor­tarte è sta­ta la parte­ci­pazione in data 17–18 aprile 2013 a Brux­elles dove si è svolto il ter­zo even­to annuale LEADER pro­mosso dal­la Rete Euro­pea per lo Svilup­po Rurale (RESR). L’evento, dal tito­lo “Costru­ire pon­ti per il futuro”, ha avu­to l’obiettivo di sostenere e facil­itare l’efficace pro­gram­mazione del­lo svilup­po locale di tipo parte­ci­pa­ti­vo al liv­el­lo nazionale e locale. In questo grande sce­nario il Gal ha pro­pos­to all’attenzione degli esper­ti pre­sen­ti il prog­et­to di coop­er­azione transnazionale come “buona prat­i­ca”. Pun­to di forza del prog­et­to è l’essere un pri­mo impor­tante pas­so ver­so la cos­ti­tuzione di un net­work europeo fra i ter­ri­tori rurali costieri lacus­tri. Per ora infat­ti sono coin­volti nel prog­et­to i GAL delle sponde del Lago di Gar­da e il GAL Bal­a­ton Uplands Action Group ma, pro­prio in segui­to all’incontro di Brux­elles, altri GAL si sono inter­es­sati e potreb­bero aderire al prog­et­to.

Altro impor­tante val­ore aggiun­to di è l’essere un mod­el­lo ver­so una strate­gia di svilup­po 2014–2020 che vada oltre i ter­ri­tori, per un’offerta rurale coor­di­na­ta dell’intera area, anche in vista di 2015.

Gal Fiera BruxellesLe due gior­nate di lavoro sono state molto intense: a una pri­ma ses­sione ple­nar­ia, per con­di­videre obi­et­tivi e metodolo­gie dell’incontro, ha fat­to segui­to la ses­sione “show­cas­ing” ded­i­ca­ta allo scam­bio di espe­rien­ze e casi di stu­dio (all’interno del­la quale è sta­to pre­sen­ta­to il prog­et­to “Green Line”). Al ter­mine si è aper­ta la Fiera in cui ogni Paese ha por­ta­to in espo­sizione il meglio dei pro­pri prodot­ti locali. Il prog­et­to pro­mosso dal ha trova­to un’importante vet­ri­na nel­lo spazio ital­iano, coor­di­na­to dal­la Rete Rurale Nazionale. Il giorno suc­ces­si­vo la dis­cus­sione è pros­e­gui­ta per grup­pi di lavoro, focal­iz­za­ti rispet­ti­va­mente su come definire un pro­gram­ma di svilup­po rurale che pos­sa esprimere al meglio il val­ore aggiun­to di LEADER, su come svilup­pare strate­gie di svilup­po locale più effi­caci e su come si pos­sa portare a com­pi­men­to l’approccio LEADER in maniera più sem­plice ed effi­ciente.

Gal Bruxelles

Il sec­on­do impor­tante avven­i­men­to del mese è sta­to l’in­con­tro salo­di­ano, in cui l’agricoltura urbana, anti­crisi e ami­ca del­la salute, è sta­ta la pro­tag­o­nista del­la ser­a­ta orga­niz­za­ta dal e dal Comune di Salò il 22 aprile pres­so la Sala dei Provved­i­tori del Munici­pio.

Ter­zo appun­ta­men­to del ciclo “Pae­sag­gi rurali, pae­sag­gi pro­dut­tivi” pro­mosso nell’ambito del prog­et­to di coop­er­azione Land­sare del e pro­mosso dall’Asses­so­ra­to all’Ambiente ed Ecolo­gia ret­to da Aure­lio Nas­tuz­zo.

Nel cor­so del­la ser­a­ta sono sta­ti pre­sen­tati vari esem­pi di colti­vazione e saran­no appro­fon­di­ti gli aspet­ti prati­ci per una buona rius­ci­ta. Dal­la scelta dei con­teni­tori, al tipo di espo­sizione a sole e calore, fino ai fer­til­iz­zan­ti e ai meto­di di irrigazione. L’agronomo Ste­fano Del­u­gan ha introdot­to al tema con un approc­cio mira­to alla realtà cli­mat­i­ca e urbana dell’area garde­sana.

Un par­ti­co­lare appro­fondi­men­to è sta­to ded­i­ca­to all’orto “a quadret­ti”, un orto in ver­sione con­cen­tra­ta, per dimen­sioni (si svilup­pa in un con­teni­tore quadra­to con 120 cm di lato e ha all’interno pic­cole par­celle quadrate da 30 cm) e per capac­ità di pro­duzione (fino a 16 vari­età di piante dif­fer­en­ti con una pro­dut­tiv­ità fino a 5 volte un orto clas­si­co).

“Si trat­ta di uno stra­or­di­nario esem­pio di uti­liz­zo sosteni­bile delle risorse, in un pae­sag­gio rurale in con­tin­uo divenire – affer­ma la dr.ssa Lau­ra Brug­nol­li, rela­trice del­la ser­a­ta e respon­s­abile del Prog­et­to Land­sare — Gli orti da ter­raz­zo con­sentono di con­den­sare gli spazi e, a par­ità di risul­tati, ridurre dell’80% le dimen­sioni colti­vate, con­te­nen­do così pro­porzional­mente il con­sumo di ter­ra, acqua, semen­ti e lim­i­tan­do notevol­mente il lavoro nec­es­sario. Una prospet­ti­va vin­cente per man­tenere le tradizioni del ter­ri­to­rio, adat­tan­dole agli spazi e ai tem­pi attuali, pre­sup­posti sui quali si fon­da il prog­et­to Land­sare, ded­i­ca­to alle architet­ture di pae­sag­gio”.

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