venerdì, Aprile 19, 2024
HomeAttualità«Aprite il tunnelAdige-Garda»
Appello degli agricoltori mantovani.
Chiesto anche il collegamento fra Biffis e Mincio

«Aprite il tunnelAdige-Garda»

I Consorzi di bonifica del medio e dell’alto Mantovano – che derivano l’acqua per irrigare i campi da un lago di Garda sempre più in secca – e la Comunità del Garda, saranno ricevuti mercoledì prossimo dalla Commissione ambiente del Senato per un’audizione sulla pesante situazione creata dalla siccità.Venerdì gli stessi rappresentanti dei Consorzi di bonifica e della Comunità del Garda si erano incontrati a Gardone Riviera e avevano messo a punto un pacchetto di misure di breve, medio e lungo periodo da chiedere al Governo per tutelare sia il turismo gardesano che l’agricoltura mantovana.«Innanzitutto», ha spiegato Massimo Lorenzi, presidente del Consorzio del Mincio, che raggruppa tutti i consorzi che derivano acqua dal fiume, «chiederemo di aprire la galleria sotterranea tra Mori e Torbole, in Trentino, che collega l’Adige con il Garda». In questo modo parte dell’acqua dell’Adige andrebbe a finire nel Garda, alzandone il livello, e di conseguenza aumentando la portata d’acqua dell’emissario del lago. Un’ipotesi, però, che è già stata bocciata dalla Comunità del Garda. Inoltre, la portata attuale dell’Adige non consentirebbe un simile travaso e comunque penalizzerebbe gli agricoltori veneti che utilizzano le acque del fiume.Inoltre, il canale Mori-Torbole è stato costruito nel 1939 per allentare le piene dell’Adige. «Sappiamo che viene aperto solo in casi eccezionali», spiega Lorenzi: «l’ultima volta, per esempio, è stato nel novembre 2000».L’altro pacchetto di richieste, questa volta a medio e lungo termine, riguarda una serie di interventi per 16 milioni di euro per due progetti volti al risparmio idrico da tempo bloccati: vale a dire l’impermeabilizzazione del canale Seriola e il riassetto del canale Virgilio, entrambi in uscita dal Garda.Inoltre i mantovani chiederanno di considerare l’ipotesi di raccordare il canale Biffis, derivante dall’Adige da Ala (Trento) a Verona, con il vicino Mincio, nella zona di Valeggio. In questo modo l’acqua arriverebbe direttamente nel mantovano e nel Po senza entrare nel Garda.«Chiederemo anche», ha concluso Lorenzi, «risorse per modificare il tipo di irrigazione e favorire l’introduzione di altri sistemi, e per la manutenzione dei canali e dei fossi irrigui».

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