Aumentano le opportunità di lavoro online

11/11/2019 in Senza categoria, Economia
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Di Redazione

Sem­pre più per­sone lavo­ra­no online. Si trat­ta soprat­tut­to di gio­vani e gio­vanis­si­mi, dell’età com­pre­sa fra i 15 e i 35 anni, che trovano oppor­tu­nità di guadag­no gra­zie alla rete. Un boom che si è prodot­to soprat­tut­to negli ulti­mi anni: il numero di per­sone che riesce a trovare lavoro online in ques­ta fas­cia d’età è aumen­ta­to del 22,1% dal 2008. 

Sec­on­do l’Istat, le modal­ità per trovare lavoro stan­no cam­bian­do di anno in anno. La ricer­ca di lavoro online è al ter­zo pos­to fra le modal­ità più usate, pre­ce­du­ta solo dal trovare impiego basan­dosi sul­la rete infor­male di par­en­ti e conoscen­ti e dall’invio del cur­ricu­lum. Molto dif­fusi sono anche i cen­tri pub­bli­ci per l’impiego e le agen­zie per il lavoro.

5 inter­es­san­ti curiosità sul lavoro online

 1. I dipen­den­ti che lavo­ra­no da casa sono più pro­dut­tivi.

Due terzi dei man­ag­er riferiscono che i dipen­den­ti che lavo­ra­no da casa riscon­tra­no un aumen­to del­la loro pro­dut­tiv­ità com­p­lessi­va. Non solo i man­ag­er sono di quest’idea ma anche i lavo­ra­tori stes­si. Difat­ti, l’86% di essi affer­ma di lavo­rare meglio a casa piut­tosto che in un uffi­cio, per­ché riesce a con­cen­trar­si di più ed evi­ta dis­trazioni. Ci sono altri stu­di, per esem­pio uno con­dot­to dall’ Osser­va­to­rio Smart Work­ing del Politec­ni­co di Milano, che con­fer­mano un aumen­to del­la pro­dut­tiv­ità, in questo caso pari a cir­ca il 15% per lavo­ra­tore, ovvero 13,7 mil­iar­di di euro per il nos­tro Paese.

2. Chi lavo­ra online guadagna di più 

In media, chi lavo­ra online ha un red­di­to supe­ri­ore: negli Sta­ti Uni­ti si par­la di cir­ca 4.000 dol­lari in più all’anno su un guadag­no di 100.000 dol­lari annu­ali.

3. Si han­no ruoli più impor­tan­ti

Spes­so se si lavo­ra online si han­no posizioni più ele­vate rispet­to ai lavori tradizion­ali, ruoli che spes­so pos­sono arrivare fino all’essere man­ag­er. Il resto dei lavo­ra­tori online si occu­pa dei seguen­ti ambiti:

  1. Man­age­ment: 16%
  2. Ammin­is­trazione: 14%
  3. Ven­dite e affi­ni: 13%
  4. Oper­azioni com­mer­ciali e finanziarie: 9%
  5. Infor­mat­i­ca e matem­at­i­ca: 9%.

4. I datori di lavoro che offrono lavoro da casa o più flessibil­ità per­dono meno dipen­den­ti 

Offrire ai pro­pri dipen­den­ti l’opzione di lavo­rare da casa pro­pria per­me­tte alle aziende di avere turnover infe­ri­ori. Sec­on­do uno stu­dio del­l’ di Stan­ford, i datori di lavoro che han­no offer­to un’opzione di lavoro da casa han­no fat­to diminuire i tas­si di turnover dei dipen­den­ti di oltre il 50%.

11. Il numero di donne e uomi­ni è qua­si pari 

Non c’è una notev­ole dis­par­ità di genere fra chi lavo­ra da casa. Infat­ti, il 52% sono donne e il 48% sono uomi­ni. Ques­ta sta­tis­ti­ca fa com­pren­dere che il lavoro da casa si sta dif­fonden­do a mac­chia d’olio ed indipen­den­te­mente dal ses­so.

Come trovare lavoro da casa

Molte aziende, sia negli Sta­ti Uni­ti che in molte nazioni europee, offrono la pos­si­bil­ità di lavo­rare da casa. In Ger­ma­nia ques­ta pos­si­bil­ità si chia­ma “Home­of­fice” ed è offer­ta soprat­tut­to dalle gran­di aziende. In Italia, purtrop­po, il telela­voro è anco­ra poco dif­fu­so. Chi lavo­ra da casa in Italia in genere non ha un con­trat­to da dipen­dente, ma è piut­tosto un libero pro­fes­sion­ista con par­ti­ta IVA. Al giorno d’oggi, ci sono diverse piattaforme dove si può trovare lavoro come free­lance, per esem­pio Upwork, Free­lancer, Add­lance, Guru e così via. Per trovare un’occupazione su queste piattaforme bas­ta crear­si un pro­fi­lo per poi inserire la pro­pria espe­rien­za lavo­ra­ti­va, oltre alle qual­i­fiche ottenute. Molto utile è anche mostrare un port­fo­lio, che dia dimostrazione dei prog­et­ti a cui si è lavo­ra­to. Per quan­to riguar­da i paga­men­ti, la comod­ità delle carte vir­tu­ali per­me­tte di rice­vere sol­di men­sil­mente o ogni tre o quat­tro mesi. 

Lavo­rare online: lati pos­i­tivi e lati neg­a­tivi

Lavo­rare online pre­sen­ta sia van­tag­gi che svan­tag­gi. I van­tag­gi sono legati soprat­tut­to alla flessibil­ità, sia a liv­el­lo di orario che nell’ambito del­la ges­tione del lavoro. Oltre­tut­to, si abbat­tono i costi per il car­bu­rante o di abbona­men­to per i mezzi pub­bli­ci per recar­si al lavoro. Un altro pre­gio del lavoro online è pot­er lavo­rare da dove si vuole. Nat­u­ral­mente ci vuole sem­pre una nazione di res­i­den­za per il paga­men­to delle tasse, ma nul­la vieta di essere in viag­gio men­tre si lavo­ra e vivere la vita da nomade dig­i­tale. Un’altra cosa che si può fare è lavo­rare in uno spazio cowork­ing, in modo da social­iz­zare con altri free­lancer e non lim­i­tar­si al lavo­rare a casa oppure in un bar.

In con­clu­sione, il lavoro online si sta dif­fonden­do sem­pre di più, anche nel nos­tro Paese. Le aziende in Italia offrono rara­mente telela­voro con un nor­male con­trat­to da dipen­dente. Tut­tavia, si può pur sem­pre lavo­rare come libero pro­fes­sion­ista e col­lab­o­rare a diver­si prog­et­ti con svariati cli­en­ti.

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