giovedì, Aprile 25, 2024
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I sindaci dei due paesi promettono di intervenire per snellire il traffico. Nuova viabilità, vecchie imprecazioni.

Automobilisti infuriati soprattutto il fine settimana.

Promosso o bocciato? Il tempo degli esami per il nuovo assetto della viabilità nei centri di Garda e Lazise è finito. I risultati? Purtroppo non sempre all’altezza delle previsioni prospettate dal Piano urbano del traffico. Chi ha avuto la ventura nei fine settimana di giugno e di luglio e nella prima quindicina di agosto di dover transitare dai due paesi lacustri, soprattutto Garda, per raggiungere le ambite (nel senso che sono sempre più ridotte) spiagge del Benàco ha dovuto armarsi di tanta pazienza. Sotto la canicola estiva, inondati dalla ebbrezza degli scarichi di scappamento delle auto in lenta processione, i commenti e le imprecazioni sono improntate allo stesso tenore e pesantezza. Epiteti ovviamente irrepetibili che compongono la più colorita colonna sonora di questo inizio terzo millennio. Sotto accusa, in particolare, le due mini rotonde di Garda. Poco visibile la prima per chi proviene da Bardolino, decentrata e con ridotto spazio di manovra la seconda all’altezza dell’intersezione con la strada per Costermano. Ed è proprio lungo l’asse Torri-Garda che si registra immancabilmente nei week-end un serpentone di mezzi ben più lungo di quello che si creava al tempo dell’impianto semaforico in Corso Italia. Il punto nevralgico rimane la strozzatura creata a fianco del diroccato e abbandonato ex asilo comunale con la riduzione da due a una delle corsie di canalizzazione del traffico. Il tutto per creare la mini rotonda autentica croce dei viaggiatori. L’ultima mazzata sulla tanto vituperata opera arriva dallo stesso neo sindaco di Garda Davide Bendinelli. «Non c’era spazio sufficiente per fare una rotonda e il Piano urbano del traffico doveva essere studiato e strutturato in maniera diversa», afferma. Sotto accusa poi le bande traversali di rallentamento in porfido disseminate lungo la sede stradale. «Creano solo rumore e danno la sensazione di avere sempre dei cantieri aperti sulla Gardesana. Interverremo presto per eliminare queste specie di dossi e ripristinare l’asfalto». Si riapre poi il discorso relativo al terzo stralcio del Put che prevede l’installazione dei bolognini davanti alla parrocchiale. «Nei prossimi giorni valuteremo bene i vantaggi e gli svantaggi di una simile opera», conclude il primo cittadino. Bendinelli, come gran parte delle persone da noi interpellate, ritiene comunque che durante la settimana il traffico veicolare abbia acquisito una maggiore fluidità, anche se la situazione è drasticamente capovolta nei giorni festivi. Discorso diverso merita invece il nuovo assetto viabilistico di Lazise. L’ampiezza della zona dove insiste la rotonda garantisce una circolazione più snella ma soprattutto, cosa basilare, maggiore sicurezza in un incrocio in passato sede di numerosi incidenti. Sia chiaro non è che in zona difettino le code, soprattutto per chi arriva da Peschiera, ma se non altro sono dimezzate le attese per chi fuoriesce dalla trafficata via Marra o sbocca sulla Gardesana direttamente dalla Verona-Lago. «Contrariamente alle critiche avanzate nei mesi scorsi la rotonda funziona abbastanza bene», precisa il sindaco Luca Sebastiano. «Certo ci sono code pesanti per chi sopraggiunge dalla zona dei campeggi e non nego che vadano studiate alcune migliorie. Il rallentamento di marcia non è comunque dovuto solo al nuovo assetto viario ma anche all’attraversamento pedonale che si registra all’altezza della porta di Lazise. Comunque insieme alla Provincia abbiamo in atto un progetto per raccordare la rotonda con l’incrocio che porta al cimitero e migliorare così tutta l’area.

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