venerdì, Marzo 29, 2024
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Con la vendemmia 2006 l’azienda di Manerba «inaugura» la struttura arricchita con un ampio utilizzo di tecnologia. Può stoccare fino a un milione di quintali. E gli investimenti non sono finiti

Avanzi, nuova cantina da 5 mln

Prima vendemmia nella nuova cantina targata Avanzi a Manerba: un polo produttivo ad alto tasso tecnologico costato 5 milioni di euro e terminato in tempi record. «Abbiamo accelerato per arrivare puntuali all’appuntamento con la raccolta», spiega il titolare, Giampietro Avanzi, elencando i numeri di una struttura che rappresenta, senza ombra di dubbio, uno dei principali interventi realizzati negli ultimi dieci anni nel comparto vitivinicolo della riviera bresciana del Garda. In costruzione dal luglio 2005, non ancora completamente finita (l’inaugurazione ufficiale in occasione del prossimo Vinitaly), la cantina sostituisce la vecchia e storica struttura di Balbiana, attiva dal 1953. È stata realizzata con l’obiettivo di creare un polo unico nell’area di via Trevisago, sulla statale Desenzano-Salò, dove già si trovano gli altri immobili aziendali: la cantina di imbottigliamento, il frantoio con punto vendita e la fabbrica della birra con annesso locale di mescita. Collegata alla zona imbottigliamento da un tunnel per l’affinamento dei vini, la struttura vanta una capacità di stoccaggio di un milione di litri, e può lavorare potenzialmente oltre 1000 tonnellate di uva. L’investimento si è ampliato con il rinnovamento delle attrezzature, l’acquisto di 76 nuove vasche in acciaio tutte termicamente controllate da una centrale frigorifera comandata da un computer che gestisce le temperature. Sono stati creati, inoltre, tre settori di conservazione a temperatura e umidità controllate, tra cui una sala per l’appassimento delle uve. Il progetto ha ripreso la forma della tradizionale cascina lombarda: la cantina di vinificazione vera e propria occupa l’area della corte; da qui il vino viene trasferito tramite il tunnel nella struttura di imbottigliamento. La nuova struttura, grazie alle dimensioni e le numerose sale per degustazione e ospitalità, consentirà all’azienda di rafforzare anche il ramo delle visite in cantina. «È stato un investimento di entità importante, ma assolutamente necessario per continuare a restare al passo con l’attuale situazione di mercato – spiega Avanzi -. La nuova cantina ci consentirà di contenere i costi, ma anche e soprattutto di migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti». Quantitativamente, invece, la produzione per il momento non aumenta: «Il futuro – precisa Avanzi – non è nei grossi numeri, ma nella qualità». L’azienda, quindi, mantiene inalterato il suo portafoglio produttivo, circa 600 mila bottiglie con Garda Classico Groppello Doc e Lugana «Sirmione» in pole position, seguiti dal Garda Classico Chiaretto Doc, e da alcune chicche come il Rebo di Montecorno, il Cabernet Sauvignon della Vigna Bragagna e il San Martino Liquoroso Doc «Notorius». Quindi l’olio extravergine di oliva (50 quintali da 2500 piante di proprietà; tutto certificato Dop Garda Bresciano). La produzione viene venduta al 15-20% in cantina, una quota più o meno simile va all’export. Anche il vigneto resta a 60 ettari, ma da quest’anno è entrata in produzione l’area della cascina Predelli a Polpenazze. Proprio qui dovrebbe concretizzarsi il nuovo investimento della famiglia, in attesa dei permessi necessari per la ricostruzione della vecchia cascina e la realizzazione di un agriturismo bed and breakfast.

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