martedì, Aprile 23, 2024
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Successi di batteria equamente suddivisi tra armi bresciani e veronesi nella terza sfida del palio remiero del Garda

Bandiera del lago in acque bresciane

Successi di batteria equamente suddivisi tra armi bresciani e veronesi nella terza sfida del palio remiero del Garda. Ma a Gargnano, sulla riviera occidentale del Benaco, la prova più importante, quella che vede impegnati gli equipaggi più agguerriti per l’assegnazione della «bandiera del lago», è stata dominata dai rematori scaligeri. Si è in sostanza ripetuto quanto avvenuto una settimana prima a Garda, nella seconda delle dieci sfide in programma nell’arco estivo. Ma con una variante, a imporsi questa volta è stato l’armo di Peschiera della Ichtya con ai remi Paolo Tacconi, Massimo Raimondi, Osvaldo e Stefano Mazzurega, mentre seconda si è classificata Garda la barca rivelazione che continua a stupire e terza Bardolino con vogatori ancora alla ricerca della migliore forma. Una prova esaltante con gli arilicensi che sono partiti fortissimi, precisi nei giri di boa e pronti nel finale a non farsi sorprendere dall’arrembaggio degli avversari. «Non c’è alcun dubbio che i rematori di Peschiera», fa presente Luciano Montresor, responsabile del gruppo bisse del Centro nautico di Bardolino «sono al momento i vogatori più in forma. Se mantengono questo ritmo penso che saranno in grado di ripetere il successo dello scorso anno. Dello stesso parere anche Alberto Malfer, il veterano della bissa Garda. «Sono sicuramente più allenati e coordinati di noi», ammette il bancario con alle spalle ben nove bandiere vinte in più di trent’anni di attività remiera, «ma non per questo demordiamo. Un errore può sempre capitare e quello che conta è trovarsi pronti per colpire senza esitazioni». Un secondo posto quello colto da Garda a Gargnano che conferma comunque il successo conquistato nella seconda prova tra il pubblico di casa? «Anche sulla riviera bresciana del lago siamo stati fortunati e abbiamo gareggiato in prima corsia sotto terra e questo sicuramente» fa presente Malferci «ci ha nuovamente favorito». Nella terza batteria con in acqua quattro armi tutti lombardi si è imposta Portesina sulla bissa di casa Villanella seguite da Sirenetta di Gardone e Sebina del lago d’Iseo. Successo dei bresciani anche nella precedente manche con Serenissima, la bissa di Salò, a spuntarla seppure di misura sulla Birba di Lazise condotta da Luigi Girelli, Ivan Pozzani, Alberto Maffezzoli e Stefano Bergamini. «Non siamo ancora riusciti a dare il giusto coordinamento all’equipaggio», fa presente Lili Perinelli, la presidente del Gruppo bisse dell’Associazione Olimpia di Lazise. «Non ci resta ora che provare con i giovani». Nella gara di apertura della manifestazione al primo posto si è piazzata Adelaide di Garda che ha anticipato in boa di arrivo la Betty di Cassone, Lacisium e Torricella. La classifica dopo la terza prova: Garda e Ichtya punti 89; Bardolino 86; Villanella e Clusanina 82; Portesina 80; Sirenetta 77; Birba e Sebina 73; Serenissima 70; Benacense 67; Adelaide e Preonda 65; Lacisium e Betty 60; Torricella 57.

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