consiglieri comunali di minoranza hanno chiesto al sindaco Bruno Dalla Pellegrina che il municipio esponga la bandiera della pace.
Bandiera della pace in Comune «a sostegno della Costituzione»
I consiglieri comunali di minoranza hanno chiesto al sindaco Bruno Dalla Pellegrina che il municipio esponga la bandiera della pace. «Viviamo giorni di grande tensione», spiega Giacomo Tomezzoli della lista civica Arilica, «e siamo convinti che occorra dare un segnale concreto di possibile convivenza tra popoli e generazioni, di ripudio della forza quale strumento di prevenzione per la risoluzione delle crisi, etniche o internazionali che siano». Nella lettera inviata al primo cittadino, l’opposizione fa richiamo all’articolo11 della Costituzione in cui è scritto che l’Italia «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». «L’esposizione della bandiera della pace non è un segnale contro qualcuno bensì di integerrima posizione contro qualsiasi volontà di riarmare il pianeta, di ricorrere nuovamente agli armamenti e all’uso degli stessi. Nell’ultimo decennio», continua Tomezzoli, «abbiamo potuto verificare come alla minaccia unilaterale si siano sostituite tante e nuove sfide: sembra che la sicurezza e la difesa comune non siano più percepite come un bene collettivo e anche il ruolo delle organizzazioni internazionali appare offuscato di fronte al nuovo scenario». «Con la Carta costituzionale l’Italia ha scelto di essere contro ogni forma di guerra; in questo particolare momento storico, la coscienza civile deve riemergere e reinterpretare con forza un sentimento che bisogna riportare dal basso, dalle case di ognuno di noi, ai governanti di ogni Stato. E tra le tante case anche quella comunale deve, secondo noi, esporre un simbolo di speranza con l’obiettivo», conclude Tomezzoli, «di essere d’esempio e di monito perché i valori fondamentali della nostra democrazia rivivano con più forza e costituiscano fondamento imprescindibile per quanti sono chiamati a decidere».