giovedì, Aprile 25, 2024
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Eliseo Cussolotto, a bordo della storica barca Bambly, ha individuato con un cannocchiale i piccoli olandesi

Barca di Gardaland salva due bambini alla deriva su un canotto in mezz

Disavventura a lieto fine sul lago di Garda. Due bambini olandesi, a bordo di un piccolo canotto gonfiabile spinto al largo dal vento, sono stati tratti in salvo dall’equipaggio di «Bambly», imbarcazione di Eliseo Cussolotto che da due anni «trasporta» in giro per i paesi rivieraschi materiale pubblicitario di Gardaland. In pratica a riva sbarcano dei simpatici animatori che regalano gadgets e palloncini ai bambini. L’episodio che poteva sfociare in conseguenza davvero drammatiche è accaduto nel tardo pomeriggio di sabato proprio nell’ultima giornata di operatività di «Bambly», scafo ben visibile anche per le variopinte vele che richiamano al parco dei divertimenti di Castelnuovo. «Stavo rientrando a casa, a Peschiera, quando scrutando con il binocolo ho individuato verso il centro del lago un curioso puntino rosso», racconta il sessantaduenne Eliseo Cussolotto. Grande lo stupore quando ha scoperto che si trattava di un lillipuziano canotto gonfiabile con a bordo due impauriti bambini che agitavano le pagaie. «Ho girato immediatamente la prua del mio “Bambly” e in pochi minuti ho raggiunto i due malcapitati spinti alla deriva dal forte vento che imperversava in quel momento sul Garda». La situazione era davvero grave. Il canotto, simile a quelli che si comprano in uno dei qualsiasi negozi presenti lungo le strade della Riviera degli olivi, era ad una decina di chilometri dalla sponda veronese: più vicino a Sirmione che a Pacengo. «I bambini erano bagnati, in preda al panico, tutti intenti in un improbabile opera di rientro verso la riva. In pratica continuavano a girare su se stessi causa il vento contrario», continua Cussolotto che casualmente, per il rientro a Peschiera, aveva scelto una rotta diversa dal solito. «È stata la provvidenza a guidarmi», commenta ancora incredulo a distanza di un paio di giorno. Immediatamente issati a bordo i due piccoli stranieri sono stati subito coperti con degli asciugamanii: un violento tremore, dettato probabilmente dalla paura, li rendeva assolutamente muti. «Hanno iniziato a parlare solo dopo una decina abbondante di minuti e in qualche modo mi hanno raccontato di avere 7 e 10 anni e di aver preso il largo dalla spiaggia di Pacengo dove erano alloggiati presso un campeggio». Cussolotto ha quindi diretto il « Bambly» verso la costa veronese e quando è arrivato ad un centinaio di metri dalla riva, sinceratosi che le condizioni dei due piccoli «tulipani» erano buone li ha calati sul canotto e con lo sguardo accompagnati fino alla terraferma. «La mia imbarcazione ha un pescaggio di un metro e mezzo e non posso quindi attraccare vicino alla spiaggia. D’altronde non c’era più alcun pericolo e i due bambini, rinfocillati e galvanizzati alla vista del campeggio, avevano ormai superato lo shock». In quel momento in zona transitava una pilotina dei carabinieri e alle forze dell’ordine il buon Eliseo ha raccontato i particolari di un’avventura conclusa incredibilmente a lieto fine. Il «Bambly» è una barca storica, lunga 10 metri con albero centrale e realizzata in pregiato fasciame di mogano. Lo scafo, dotato di motore entrobordo navigò per molti anni sul mare per poi rimanere abbandonato in un cantiere di Ravenna. Acquistata da una società di servizi lacustre, il mezzo è stato completamente restaurato e riportato all’antico splendore: l’impegnativo restyling è stato insignito con un prestigioso riconoscimento dello Yacht club del Garda. (s.j.) Bambly, una pregevole barca d’epoca costruita in mogano, era di proprietà della famiglia del generale Pietro Badoglio. Da alcuni anni dismessa in un cantiere ravennate è stata restaurata dall’imprenditore Eliseo Cussolotto, l’attuale proprietario che ha tratto in salvo i due bambini olandesi alla deriva in mezzo al lago. I lavori di ripristino della barca, «che ho restaurato semplicemente per soddisfazione», dice Eliseo Cussolotto, sono durati un anno.

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