Gardesana ko? Il presidente dell'Unione non vede rimedi immediati. Oggi vertice
Bassetti predica pazienza e Dellai fa il punto
Sarà lo stesso presidente Dellai a benedire, questo pomeriggio in municipio a Riva, l’avvenuta apertura, da quasi una decina di giorni, del cantiere per la risistemazione della Gardesana Occidentale. Il capo dell’esecutivo trentino, assieme all’assessore Casagranda, scenderà in riva al Garda per illustrare, ad autorità e amministratori locali, i piani per il prosieguo dei lavori.Piani che dovrebbero consentire, se tutto filerà per il verso giusto, la riapertura della martoriata strada entro l’inizio dell’estate. L’appuntamento con la «storia» è fissato per il 10 luglio, data in cui la costruenda galleria, che dovrebbe risolvere una volta per tutte i problemi di viabilità tra Riva e Limone, sarà praticamente completata. Ma intanto la preoccupazione permane, soprattutto tra gli addetti ai lavori. I problemi di viabilità condizioneranno, inevitabilmente, almeno una parte della stagione turistica e non solo per albergatori e ristoratori ma anche grossisti, negozianti, esercenti. E la Pasqua si fa sempre più vicina. Per meglio comprendere lo scenario futuro che si va a prospettare abbiamo chiesto un parere al numero uno dei commercianti altogardesani, il presidente dell’Unione Commercio e Turismo Enzo Bassetti. «Dobbiamo portare pazienza — esordisce Bassetti, quasi a voler esortare i propri colleghi — si deve pensare a questi mesi d’evidente difficoltà come ad un prolungato periodo di pioggia incessante. Quella trovata è sicuramente la migliore soluzione possibile, non ve ne sono altre praticabili. E se veramente la strada riaprirà verso i primi di luglio, cosa che ritengo da Guinness dei primati, credo proprio che avremo solo da gioirne». E nel frattempo? «Per quanto riguarda Riva i mali saranno certamente i minori, nel senso che i viaggi organizzati, e da tempo già prenotati, non subiranno intoppi. Il calo che si subirà sarà quello limitato al turismo “di passaggio”, alle flotte di tedeschi che fanno il giro del lago e che si fermano a ristorarsi nei nostri bar e gelaterie. I veri problemi, invece, li avrà Limone dove si corre il rischio che vi sia un fuggi-fuggi delle agenzie turistiche che hanno già prenotato e e che si troveranno a dover fronteggiare un sensibile, e forse insostenibile, aumento dei costi. Per quanto poi riguarda le «finestre», ossia all’apertura ad ore della strada, ritengo che l’idea non sia praticabile per questioni di sicurezza. Meglio potenziare il servizio della Navigarda, con corse apposite per i grossisti, e prevedere adeguati posti auto lungo la Gardesana. Altrimenti rischiamo il caos.