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Bilancio di fine anno della Provincia di Brescia

Il referendum del 4 dicembre scorso ha confermato nella sua pienezza il ruolo delle Province, Casa dei Comuni, tra le istituzioni costitutive della Repubblica. Questo significa che è stata confermata la piena autorevolezza dell’Ente, che ora continuerà a svolgere le funzioni assegnate dalla Legge 56.

“La Provincia –  ha dichiarato il Presidente Mottinelli – è oggi certamente più forte di ieri, continua a essere un punto di riferimento per i Comuni, svolgendo le funzioni previste dalla Legge Delrio. In futuro si attendono certamente evoluzioni per questo Ente, sulle quali dovrà esprimersi il Governo Centrale”.

Intanto è urgente che il Governo emani un decreto legge per risolvere l’emergenza bilanci delle Province che assicurano alle comunità servizi da cui dipende la sicurezza stessa dei cittadini, in primis strade e scuole.

“Riferendoci ai tagli, nel 2015 la Provincia di Brescia ne subisce uno di 23 milioni, che diventano 45 nel 2016, poiché ai 23 del 2015 si aggiungono i 22 del 2016.  Nel 2017 i tagli potrebbero ammontare a 67 milioni, una proiezione in attesa della definizione esatta del Concorso della Finanza Pubblica, che sarà definito nei prossimi mesi. Solo nel 2016 la Provincia di Brescia ha versato alle casse centrali oltre 71 milioni di euro (71.046.297), per i tagli dovuti alla legge di stabilità e le manovre antecedenti alla stessa. Nel 2015 49 milioni e nel 2014 26 milioni. Secondo le stime nel 2017 dovremo versare 93 milioni”.

Pier Luigi Mottinelli esprime preoccupazione anche nel ruolo di Presidente delle Province Lombarde, la cui situazione è riportata nella tabella seguente:

 

 

 

 

RIDUZIONE COMMA 418 L 190/2014 ANNO 2015

 

 

 

CONCORSO FINANZA PUBBLICA COMPLESSIVO 2016

 

PROVINCE

BERGAMO 18.567.478,04 13.160.607,37
BRESCIA 23.484.851,28 22.335.605,10
COMO 9.894.858,17 9.617.944,80
CREMONA 8.737.569,48 8.819.950,49
LECCO* 3.790.831,28 6.697.240,70
LODI 3.354.605,20 5.982.452,92
MANTOVA 11.225.246,49 8.385.850,90
MONZA E DELLA BRIANZA 19.386.463,83 11.438.335,99
PAVIA 13.297.294,95 11.309.193,62
SONDRIO* 1.957.636,04 4.533.084,86
VARESE 5.074.177,01
TOTALE PROVINCE 118.771.011,77 102.280.266,75

“Tagli che impediscono agli Enti di garantire servizi fondamentali per la collettività, mettendo a rischio la sicurezza sulle strade e la vivibilità nelle scuole: “penso al piano neve e al riscaldamento, oltre che alla manutenzione di strade e di edifici. E’ necessario un confronto immediato con il nuovo Governo”.

A questo proposito, per offrire alla popolazione sempre maggiori e migliori servizi, che necessitano di finanziamenti adeguati, possibili con una maggiore autonomia fiscale e finanziaria, il Consiglio Provinciale, riunitosi il 28 dicembre 2016, ha chiesto al Governo che gli introiti che derivano dalla RCA e dalla tassa di iscrizione al registro automobilistico restino nei bilanci delle Province e non vadano per oltre il 70% al Governo Centrale.

Anche nei confronti di Regione Lombardia dovrà riprendere un dialogo che esalti il “modello lombardo” di forte collaborazione tra Comuni, Province e Regione, nella definizione dei ruoli e delle competenze, con le relative coperture finanziarie. La presenza del Presidente di UPL al tavolo del Patto della Lombardia, è la dimostrazione dell’opportunità di forti e continue relazioni tra Comuni, Provincia e Regione, come anche il recente insediamento del Presidente Mottinelli nella delegazione UPI presso la Conferenza Unificata e la Conferenza Stato-Città.

Regione Lombardia dovrà rivedere ora la riforma sanitaria. L’esito del referendum fa “cadere” di fatto la logica dei Cantoni e di conseguenza la Valle Camonica deve essere slegata dall’ATS di Montagna. La Provincia è l’unico ente che raggruppa ASST di diverse ATS: la Valle Camonica, con la riforma sanitaria, ha purtroppo perso l’autonomia che aveva ottenuto nel 1998 per passare nell’ATS di Montagna, con Sondrio e l’Alto Lario, assetto mai gradito ai sindaci di quel territorio, che infatti non si è mai rivelato funzionale”.

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