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Bilancio positivo per il Vittoriale degli Italiani nella stagione 2022

Con 267.512 visitatori, contro i 179.047 del 2021, il Vittoriale degli Italiani si è ripreso dalla crisi pandemica, come ci auguriamo per tutto il Paese. Nel frattempo abbiamo lavorato a altre opere e a nuove iniziative. Fra tutte, mi piace ricordare quella che ha portato il Vittoriale a diventare sempre più vivo e simile a com’era. Gabriele d’Annunzio aveva anche il diploma militare di colombiere, cioè utilizzava colombi viaggiatori per mandare messaggi. Li allevava amorevolmente in una colombaia dietro il canile. Durante una visita al Genio militare per reperire documenti, abbiamo avuto in dono anche una splendida coppia, che ho chiamato Fusoliera e Velivolo, parole create da d’Annunzio. Abbiamo rimesso in ordine la colombiera e atteso fiduciosi la nascita di due piccoli, immancabile.

Sono nati Ardito e Audace (le covate hanno nomi in ordine alfabetico) e gli esperti ci danno per certo che Ardito – dal becco maestoso – è un campione assoluto di velocità e resistenza, può arrivare a cento chilometri all’ora per molte, molte ore. I due neonati, ormai adulti, vengono addestrati – non sbagliano mai – a volare dal Vittoriale all’aeroporto militare di Ghedi e ritorno. Hanno molti compagni, le covate avvengono ogni 40 giorni (e per fortuna la Società Colombofila La Leonessa di Brescia ogni tanto ne preleva gioiosamente qualcuno). Insomma, la vita animale è rinata al Vittoriale: fino al 1938 ne era piena, oltre ai colombi, cani, galline, cavalli. Lavoratori, come tutti qui, i nostri colombi non resteranno a oziare. Porteranno messaggi, e il primo volo lo farà Ardito in una sede istituzionale e altamente simbolica. Bellissimo, bianco, dall’aspetto fiero e dolce, Ardito è un simbolo di pace, proprio quel che tutti desideriamo per il 2023.

Concluso il progetto Riconquista, voluto per recuperare tutti gli spazi del Vittoriale e renderli accessibili al pubblico, abbiamo lavorato e lavoreremo per ulteriori migliorie. Sono terminati, a 90 anni dalla costruzione, i lavori di restauro dell’”Arco di ingresso” del Vittoriale realizzato su progetto dell’Architetto Gian Carlo Maroni tra il 1930 e il 1932. Numerosi immobili sono stati oggetto di lavori di riqualificazione, come Casa Cama, che è diventata un laboratorio per progetti educativi, o la vecchia biglietteria, trasformata in un nuovo spazio di vendita denominato “La Bottega del Vittoriale”. Sono stati aperti al pubblico i Loggiati da cui si gode una vista favolosa sul parco del Vittoriale e sul lago. Il palco del Parlaggio è stato totalmente rifatto per ospitare la nuova edizione del Festival Tener-a-mente. La Colombaia, posta negli spazi sovrastanti il Canile, è stata riqualificata per alloggiare, dopo 80 anni, i nuovi piccoli ospiti ricevuti in dono dal Genio Militare. E’ stato aperto ai visitatori – per la prima volta – il Cortile degli Schiavoni con l’annesso Portico del Parente. E’ uno spazio preziosissimo che appartiene non ai giardini, ma alla Prioria, d’Annunzio trascorreva lì molte ore d’estate, e i cancelli impedivano di vederne molte meraviglie. In novembre hanno avuto inizio molti nuovi lavori, che termineranno nei primi mesi del 2023, tra questi: il restauro dei muri di Cinta dalla biglietteria al Casseretto e della Regia Nave Puglia, in collaborazione con il Comando Marina Nord con il consolidamento dei versanti del Rio dell’Acqua Savia e la creazione di un nuovo percorso che conduce al Laghetto delle Danze.

Nel corso dell’anno 145 studiosi hanno frequentato i nostri Archivi e Biblioteche. La Biblioteca Dannunziana Corrente ha acquisito 43 nuove pubblicazioni edite nel 2022 e 588 articoli di giornale catalogati e a disposizione nell’Archivio Ritagli. Nuove donazioni, nuovi depositi e nuove acquisizioni hanno arricchito i nostri Archivi: – Acquisizione della documentazione dell’ingegner Giuseppe Brezzi direttore generale dell’Ansaldo di Genova e corrispondente di d’Annunzio durante la Prima Guerra Mondiale. Nel fondo – oltre a una enorme mole di documentazione aeronautica – anche n.17 lettere autografe di Gabriele d’Annunzio a Giuseppe Brezzi datate fra il 1918 e il 1921. – Donazione Ubi Fondazione CAB. Stampe anastatiche dei manoscritti originali di Le vergini delle rocce, Sogno di un mattino di primavera, Sogno di un tramonto d’autunno, Contemplazione della morte, La vita di Cola di Rienzo, Il ferro, IL Vangelo secondo l’avversario per un totale di 1.200 preziosi volumi numerati. – Donazione di tre lettere autografe di Gabriele d’Annunzio a Camillo Grossi, generale e politico italiano da parte del dottor Luca Ambrogio. – Donazione di alcuni numeri del Bollettino Ufficiale del Comando di Fiume d’Italia da parte del signor Vincenzo Bruzzese.

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