mercoledì, Aprile 24, 2024
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Spettacolari sfide a Lazise: la gara più importante ha registrato distacchi minimi

Bisse, la prima volta di Garda davanti ad Arilica e Bardolino

In notturna attratti dal fascino delle sfide tra rematori. Un lungolago traboccante di turisti che si godevano la regata nella brezza serale e nel riverbero d’uno specchio d’acqua increspato dalle battute dei remi, quello che a accolto a Lazise la sfida per la bandiera del Lago. Uno spettacolo nello spettacolo, con richiami, incitamenti e applausi. Raggiante Umberto Rossetti, presidente onorario della Lega Bisse, in completo pantaloni e camicia bianca con cravatta e giacca in nero, a seguire sul pontile della Navigarda lo svolgersi della manifestazione. «M’è d’obbligo congratularmi», dice il vegliardo al quale va il merito di avere riportato in auge, ancora nel 1967, lo spettacolo delle bisse, «con il presidente Paolo Zattoni per l’impegno nel promuovere la voga alla veneta. Una ventata di novità che non mancherà di mettere in moto altro entusiasmo tra i giovani e meno giovani con questi richiami allo spettacolo di sport e folclore». Un siparietto in attesa della prima sfida con in acqua i primi sei armi tutti lombardi, dopo il rituale della sfilata in acqua di tutti i 18 equipaggi e il saluto al pubblico. L’elaborato allineamento di punta degli scafi e lo start con il colpo di pistola a mettere in moto ambizioni di rivincita. A involarsi da subito è stata la la Sirenetta di Gardone Riviera, prima a tutti i giri di boa e al traguardo con un vantaggio di una decina di secondi sulla Villanella di Gargnano seguita dalla Portesina di San Felice e poi nell’ordine Foscarina, Serenissima di Salò, e Benacum di Toscolano-Maderno. Piccole schermaglie tattiche alla partenza della seconda batteria tra armi veneti e lombardi, ma con la Berengario di Torri che ha dominato la prova per una manciata di secondi sulla Clusanina, la barca del lago d’Iseo, e la Regina Adelaide di Garda. Più staccate, ma animatrici di uno spettacolare testa a testa, Portovecchio di Desenzano e Birba, la barca di casa. Un quarto posto che sfugge per un soffio ai rematori lacisiensi (Stefano Bergamini, Alessio Bilancio, Luigi Girelli e Paolo Bigagnoli) e un po’ delusa la presidente del gruppo Lilia Perinelli. «È stata comunque una bella prova» sottolinea sorridendo la Perinelli, masticando nello stesso tempo un po’ d’amaro, considerato che nelle cinque prove precedenti un quarto posto non era mai mancato. Infine la prova più attesa, quella del gruppo dei forti: questa volta ha vinto a sorpresa la Garda, presentatosi in boa di arrivo con un secondo di vantaggio su Arilica e due su Bardolino. Più che soddisfatto Aligi Pincini, il patron delle bisse di Garda: «Tre giri di boa perfetti che hanno fatto la differenza sugli altri equipaggi», sottolinea. «La migliore delle prove disputate da Garda (Matteo Pincini, Michele Bertoncelli, Ferdinando Sala e il veterano Alberto Malfer) a dimostrazione», dice Pincini, «che tutto può succedere nella finalissima di Desenzano, quando in palio ci saranno i trofei». Alle spalle del terzetto, nell’ordine: Peschiera, Carmagnola di Iseo e Paloma di Garda. Sabato prossimo appuntamento a Gargnano.

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