giovedì, Aprile 25, 2024
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Terza regata, questa sera in notturna, tra i vogatori alla veneta impegnati nella conquista del trofeo. A Garda il quartetto locale contro Bardolino e l’Icthya di Peschiera

Bisse, una supersfida a colpi di remi

Grande attesa per la terza regata del Palio delle bisse. I diciassette equipaggi dalla remata alla veneta approdano a Garda dopo che le prime due prove, del torneo valido per l’assegnazione della Bandiera del lago edizione 2001, si sono disputate in acque bresciane. Una gara quella di questa sera in notturna che si preannuncia carica di agonismo in quanto toccherà appunto alle barche veronesi Ichtya di Peschiera, Bardolino e Garda, mattatrici delle prime due prove, far vedere se effettivamente saranno le reginette di questa 34ª edizione del torneo che vede coinvolto non solo club remieri del grande lago ma anche vogatori del lago d’Iseo. Il terzetto scaligero si trova al vertice della graduatoria con un buon margine di vantaggio sugli equipaggi che inseguono guidati dalla Portesina del gruppo bisse di Portese e Clusanina del lago d’Iseo. Vantaggio comunque che non assicura al terzetto di poter mettere le mani sul massimo trofeo remiero del Garda a causa del nuovo regolamento che evidenzia come sia l’ultima regata, quella prevista a Bardolino l’11 agosto, a incoronare la prima reginetta del nuovo millennio. Nell’ultima giornata saranno infatti le prime sei barche, risultate dalla classifica maturata nelle gare precedenti, a contendersi la Bandiera ben fissa da due anni nella sedee dell’Associazione remiera di Peschiera. L’attenzione questa sera si sposta pertanto su chi sarà il vincitore di serata dopo che a Salò a inaugurare la serie fu la bissa Bardolino mentre sabato scorso a Gardone si è imposto il quartetto di vogatori di Peschiera della Ichtya. Nelle due gare l’equipaggio di Garda (Ferdinando Sala, Matteo Pincini, Michele Bertoncelli e il capo voga Alberto Malfer) si è piazzato rispettivamente al terzo e secondo posto e non è detto che nelle acque di casa non possa trovare, sostenuto dal grande pubblico amico, quello slancio indispensabile per acquisire il successo di serata. Per arrivare a questo la barca di Garda deve assolutamente imporsi o al massimo piazzarsi seconda nella propria batteria per accedere alla finale a sei di serata. Molto dipenderà dalla fortuna in quanto sia per la batteria di qualifica quanto per la finale i numeri d’acqua saranno assegnati con sorteggio. Potrebbe anche succedere che le tre migliori barche eronesi (Ichtya, Bardolino e Garda) risultino sorteggiate a correre nella stessa batteria di qualifica e questo porterebbe inesorabilmente, una delle tre, a non poter partecipare alla finale. E quello che è peggio perdere quella doppia manciata di punti indispensabili per garantirsi un posto nel gruppo d’élite per la regata conclusiva valida, come specifica il nuovo regolamento, per puntare alla Bandiera del lago. Al momento al terzetto degli equipaggi big veronese non resta che incrociare le dita per ritrovarsi, come nelle due precedenti finali, tutti e tre in acqua a misurarsi, a suon di battute di remo, per la supremazia.

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