venerdì, Aprile 19, 2024
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C’è una legge ma i controlli non raggiungono risultati: l’assessore all’ecologia Boni lancia una proposta

Bollino blu ai motoscafiper navigare sul lago

Parte da Bardolino, e in particolare dall’assessore all’ecologia Plinio Boni, l’idea di un bollino blu per i motoscafi in navigazione sul lago di Garda. Sulla falsariga di quanto in vigore per le auto in circolazione sulla strada l’esponente di palazzo Gelmetti propone che anche i mezzi nautici debbano sottostare a un controllo annuale di revisione. «Troppo spesso vengono calati in acqua motoscafi con la chiglia sporca o motori non in perfetto stato di funzionamento, che contribuiscono poi ad inquinare le acque del Garda. Senza dimenticare i natanti che passano da una località balneare all’altra, con tanto di eventuali sostanze nocive che rimangono ad intaccare le parti esterno dell’imbarcazione».«Non esiste nessun obbligo di pulire lo scafo prima di calarlo in acqua», continua Boni pronto a investire del problema le Regione. «Chiederò Franco Bonfante, esponente del Pd di farsi portavoce di questa iniziativa a Venezia, in Consiglio regionale visto che l’eventuale applicazione della possibile normativa dovrà essere estesa anche per le acque del Garda lombarde e trentine. Il Benaco è un’unica entità che va oltre la divisione amministrative e per il quale necessitano interventi comuni. Non è possibile che non esista alcun controllo sui mezzi di navigazione e poi quando insorgono problemi non ci sia nessun responsabile», sostiene convinto Boni, il quale della questione ne ha parlato anche con il sindaco Pietro Meschi.«È evidente che il bollino andrebbe esteso a tutti i mezzi nautici a motore: da quelli dei pescatori fino ai motoscafi dei turisti che amano trascorrere le vacanze sul lago. Scafi che dovrebbero sottostare annualmente a un controllo presso un cantiere in possesso dei requisiti per certificare l’idoneità o meno del mezzo nautico». Non teme l’impopolarità per l’ennesimo balzello da pagare? «Non penso che poche decine di euro possano fare la differenza per chi possiede un motoscafo», ribatte sicuro Boni che con la sua iniziativa cerca di smuovere le acque e di gettare un segnale agli amministratori gardesani.«Il bollino blu sarebbe davvero una novità che andrebbe nella direzione della salvaguardia del lago e pertanto una iniziativa degna di attenzione da parte della Comunità del Garda», interviene Pier Lucio Ceresa segretario generale dell’ente interregionale con sede a Gardone Riviera. «I problemi da superare sono più di uno. Penso ad esempio all’individuazione del soggetto che deve certificare l’idoneità del motoscafo. Tocca alla motorizzazione civile o a chi altro? Diventa poi inevitabile creare una nuova struttura in grado d’espletare tutti i controlli successivi. C’è inoltre da capire se l’introduzione del bollino blu può provocare delle ripercussioni sull’industria del turismo. A parte tutto non dimentichiamo», conclude Ceresa, «come dal 2002 la navigazione sul lago di Garda sia disciplinata da una legge interregionale che prevede anche l’obbligo di mantenere in perfetta efficenza i motori delle barche. Perché la legge venga rispettata occorre però che vengano intensificati i controlli».

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