venerdì, Aprile 19, 2024
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La Presidenza del Consiglio, su sollecito del prefetto Giovannucci, ha stanziato oltre 600mila euro. Saranno recuperati gli ordigni bellici nei fondali dell’isola Trimelone

Bombe, fondi per la bonifica

Arrivano i soldi dal governo per bonificare i fondali dell’isola del Trimelone, nel comune di Brenzone. A dare la notizia è stato il prefetto di Verona, Francesco Giovannucci, che ha presieduto il vertice convocato ieri, a pochi giorni dal ritrovamento di ventiquattro ordigni esplosivi sulla spiaggia dell’isola lacustre. In prefettura sono intervenuti l’assessore regionale ai lavori pubblici e alla sicurezza Massimo Giorgetti, il sindaco di Brenzone Giacomo Simonelli con l’assessore ai lavori pubblici, Davide Benedetti, il sindaco di Malcesine Giuseppe Lombardi, il responsabile dell’Ispettorato di Porto di Verona Ezio Scappini, l’assessore provinciale alla sicurezza Lucio Campedelli, coadiuvato dall’ingegner Armando Lorenzini della protezione civile provinciale, il capitano della compagnia di Caprino Carmelo Graci, il questore di Verona Luigi Merolla e infine tenente colonnello Treglia, il comandante del V° reparto infrastrutture di Padova, tenente colonnello Tapparello e altri due militari dello stesso reparto. «In risposta al mio sollecito», ha annunciato il prefetto, «la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il dipartimento della Protezione Civile, ha stanziato 662.097 euro per la bonifica dell’isola del Trimelone e dei fondali circostanti. Il 50 per cento del denaro sarà disponibile subito come acconto, mentre l’altra metà verrà data dietro la presentazione dei documenti giustificativi della spesa. Ora decideremo le modalità operative e il calendario degli interventi». La settimana scorsa i carabinieri nautici di stanza a Torri del Benaco, dopo la segnalazione telefonica di un diportista alla compagnia di Caprino, avevano confermato la presenza di circa cento chilogrammi di esplosivo, contenuti in una ventina di ordigni verosimilmente della prima e della seconda guerra mondiale. Altri quattro ordigni erano invece di natura diversa dai primi, cioè «a caricamento speciale». Ovvero contenevano una miscela di vari gas tossici, il capostipite dei quali è probabilmente l’iprite. Subito dopo le operazioni di recupero i militari avevano anche ipotizzato la presenza di gas nervino anche se, durante la riunione in prefettura, i militari presenti hanno smentito l’ipotesi certamente allarmante. Su questo punto ha chiesto spiegazioni anche l’assessore Giorgetti, che durante la riunione di ieri, ha ribadito di aver sentito parlare di gas nervino contenuto negli ordigni recuperati. Dove stia la verità e dove la volontà di non creare panico, a questo punto, è difficile stabilirlo. Il fatto più inquietante, comunque, che rimane ancora avvolto nel mistero, più che il ritrovamento davvero insolito degli ordigni: i carabinieri nautici avevano avvistato le bombe già ripescate e sistemate sull’isola del Trimelone, in bella mostra nella parte sud della spiaggia. Non si sa ancora chi e con quale scopo le abbia recuperate dai fondali e disposte in quel modo. Il tutto, proprio pochi giorni prima di una delle più prestigiose regate internazionali, la famosa Centomiglia, conclusasi domenica con il transito delle barche a fianco dell’isola del Trimelone. Ora comunque, con i 662 mila euro messi a disposizione dalla presidenza del consiglio dei ministri e i 200 mila stanziati nel marzo scorso dalla giunta regionale veneta su iniziativa dell’assessore veronese, Massimo Giorgetti, ci dovrebbero essere davvero i margini per fare la bonifica completa dell’isola e dei fondali circostanti. «Evidentemente», ha commentato soddisfatto l’assessore regionale, «il pressing fatto a livello regionale, quello fatto dall’interrogazione parlamentare urgente al ministro Pisanu (presentata dal fratello di Giorgetti, il deputato di Alleanza Nazionale Alberto Giorgetti, ndr) e l’intervento del prefetto di Verona hanno finalmente consentito di raggiungere questo obiettivo, atteso da molti anni dalla comunità di Brenzone e dell’intero lago di Garda». «Ora», ha concluso il prefetto Giovannucci, «attendo una relazione da parte dei militari, che dovrebbero fare, già nei prossimi giorgi, ispezioni e immersioni al Trimelone per stilare poi una relazione tecnica. Così si potranno stabilire le misure di sicurezza necessarie e fare emanare dall’Ispettorato di porto le relative ordinanze». Infine, dalla Prefettura hanno confermato che verrà bandita una gara per incaricare una ditta specializzata nel recupero degli ordigni e nella bonifica del territorio. Una commissione ad hoc della prefettura deciderà in merito all’affidamento dell’incarico. Infine, l’assessore provinciale alla protezione civile, Lucio Campedelli, ha già assicurato che la Provincia si farà carico di finanziare l’acquisto di boe luminose, alimentate attraverso energia eolica, da sistemare attorno all’isola per delimitarla e segnalarla. Inoltre Campedelli ha anche garantito che metterà a disposizione uomini e mezzi della protezione civile provinciale per aiutare le operazioni di bonifica.

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