sabato, Aprile 20, 2024
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Venerdì, sabato e domenica tecnici e giocatori rossoblù preparano lesso con pearà: il ricavato andrà alla società Tre giorni in cucina per festeggiare la rinascita della squadra

Calciatori alla prova del cuoco

Siete appassionati di calcio? Amate alla follia lo sport del pallone? Magari non disdegnate l’abbinata sport-tavola? Allora non potete fare a meno di mangiare il bollito. Già, perché è questo il piatto forte della due giorni del Natale tra gli Ulivi che vede di scena sotto il tendone ristorante, sabato e domenica, giocatori, tecnici, dirigenti e supporter dell’associazione calcio Garda: chi in veste di chef, chi di cameriere, chi di semplice commensale, tutti insieme a festeggiare, uniti nel nome della fede calcistica e della volontà di dar manforte ad una società rinata dopo qualche anno di immeritato oblio. Perché tutto questo? Perché alla fin fine, anche un piatto di lesso fumante può dare un contributo ad una squadra di paese, non foss’altro perché in cassa ci si ritrova qualche euro in più, che non guasta, da destinare all’acquisto di maglie, tute e calzoncini. La lunga manifestazione natalizia di Garda si sposa dunque con lo sport, dopo aver ospitato varie località nazionali ed estere. L’organizzazione di questo ultimo weekend dell’anno è curata dalla stessa squadra di football rossoblu. Il team calcistico gardesano ha pensato di presentare la cucina della provincia, in analogia con quanto hanno fatto le scorse settimane le località che hanno animato i precedenti fine settimana. Ostiglia ha portato i noti tortelli di zucca e Pavullo le appetitose crescentine? E allora ecco che l’associazione calcio Garda risponde con il veronesissimo e apprezzatissimo lesso con la pearà, in abbinata quasi obbligata con le classiche paparèle e fegadìni. Perché in terra scaligera non è festa senza questi monumenti della tavola. Questo, si diceva, sabato e domenica, ma in realtà c’è anche un prologo: il giorno di Santo Stefano, cioè venerdì, sarà dedicato al pranzo sociale di tutti i tesserati e i collaboratori del team pallonaro, ma anche ai simpatizzanti che vorranno intervenire, restando la cucina aperta anche per la cena. Insomma: il pallone fa festa, magari dimenticando per un attimo i responsi non proprio esaltanti della Prima squadra militante in terza categoria. Resta il fatto che il risultato migliore questo nuovo Garda lo sta raggiungendo fra i giovani e ancor più con i bambini. Si pensi che nelle varie categorie, dai 6 ai 14 anni, si contano ottanta tesserati, un piccolo esercito di giocatori in erba. La presenza di ben sei squadre dai mini pulcini agli amatori testimonia il successo dell’attività sportiva. Merito di tutto lo staff, a partire da Pierluigi Dall’Ora, nella triplice veste di presidente, di sponsor e di primo tifoso. E poi i suoi collaboratori, fra i quali va ricordato l’onnipresente Vittorino Zampini, i vice presidenti Lenotti e Lavarini, il segretario Vittorino Zanetti ed il factotum Nerino Milani. Adesso, per il Natale tra gli olivi all’impegno sportivo si affianca quello… mangereccio, e anche in questo caso l’Ac Garda schiera un apparato tecnico di primordine, perché gli atleti sono abituati a rifocillarsi dopo gli sforzi sportivi nella taverna del presidente, e qui veri e propri manager della pignatta ricolma, come Antonio Truschelli, Franco Pastorelli e Oreste Bullio, si alternano fra le pentole. Con lo sport, anche un po’ di musica: alle 14 di sabato c’è la Piccola Fanfara di Garda ad allietare gli ospiti. A seguire, gli artisti di strada.

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