giovedì, Aprile 25, 2024
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Assemblea nella frazione. L’attesa opera servirà anche la nuova area artigianale I timori dei residenti della Salera, circondati dalle auto

Campagna ora teme il sottopasso

Tutti d’accordo sulla necessità del nuovo sottopasso alla ferrovia Milano-Venezia, eliminando il passaggio a livello di Campagna, ma come la mettiamo con la viabilità? In primo luogo c’è quella nel centro di Campagna, proprio davanti alla chiesa. Ma ci sono anche i timori delle otto famiglie della Salera, che hanno paura di trovarsi in futuro fra due fuochi: da un lato l’autostrada esistente, dall’altro, proprio sotto le finestre, il traffico pesante che potrebbe venire indirizzato verso la località qualora venisse sistemata l’attuale strada in parte sterrata che costeggia la seriola, al servizio della nascente area artigianale di Molini 2. Nessuno vuol pensare a cosa potrebbe divenire Campagna, oggi immersa fra campi e cascinali, quando passeranno i mezzi pesanti in entrata o in uscita dalla nuova area industriale. Da quarant’anni la frazione deve già fare i conti con la vicina autostrada, ma anche con il traffico che transita sulla strada comunale che taglia in due la frazione e si collega alla Lonato-Montichiari. A «invogliare» i camionisti a prediligere Campagna sarà semplicemente e paradossalmente un’opera di cui si avvertiva da anni l’esigenza: il sottopasso appunto. Oggi, invece, il passaggio a livello tiene lontani molti veicoli, che preferiscono attraversare il paese arrivando dal Lonatino. Tutte queste preoccupazioni, più che legittime, sono affiorate durante l’assemblea promossa dalla Giunta Perini dinnanzi a numerosi abitanti di Campagna e della Salera. La Giunta, come ha spiegato il sindaco Morando Perini, ha voluto esordire proprio nella frazione-simbolo che vide nascere il movimento di protesta contro il progettato inceneritore Eurosea. Un tour che toccherà tutte le frazioni e, all’ultima tappa, il capoluogo. Incontri attraverso i quali l’esecutivo guidato da Perini ascolterà la gente, toccherà con mano i problemi, raccoglierà impressioni e suggerimenti. Sperando che si traducano poi in impegni concreti. Vediamoli allora alcuni di questi primi impegni che il sindaco e gli assessori hanno annunciato nella sala parocchiale di Campagna. Intanto, verranno eletti i rappresentanti di frazione, attraverso elezioni popolari e non con nomina diretta dell’Amministrazione comunale. Poi, tra breve sarà emanato un bando con il quale verranno assunte dieci persone, preferibilmente pensionate, da destinare al controllo fuori dalle scuole. «Non vogliamo creare allarmismi – ha detto il sindaco – ma anche a Lonato potrebbero verificarsi casi di pedofilia, e allora abbiamo pensato di potenziare la vigilanza davanti alle scuole». Davide Baccinelli, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, ha ricordato le tappe della battaglia anti-inceneritore con una considerazione finale: che a tutt’oggi non risulta depositato alcun ricorso d’appello al Consiglio di Stato avverso alla sentenza del Tar di Brescia che, come si ricorderà, ha dato ragione al Comune e ai lonatesi che non volevano l’impianto di Campagna. La serata è entrata quindi nel vivo quando si è toccato l’argomento caldo del sottopasso. L’opera, illustrata dall’assessore Emilio Baresi, è lunga 615 metri, larga 12 e con una profondità di 5; passerà sotto la linea ferroviaria in diagonale. L’imbocco verrà costruito a un centinaio di metri dall’attuale passaggio a livello, in direzione dei Molini. Inoltre verrà realizzata la strada di collegamento con la nuova area area produttiva e c’è anche un altro progetto interessante: la posa di binari per collegare la stazione all’area industriale, evitando lo spostamento di merci con i camion. A proposito del sottopasso, si è saputo che le Ferrovie dello Stato hanno stanziato 1 miliardo e 500 milioni per la realizzazione: se non fosse stato presentato il progetto, ha sottolineato Perini, si sarebbe perso il finanziamento. «Non nascondiamo che siamo anche noi preoccupati – ha detto Baresi – per i possibili problemi che sorgeranno nell’abitato di Campagna: ma ci troviamo qui proprio per esaminarli e trovare soluzioni ottimali». Nulla di definitivo, insomma, anche se trovare soluzioni alternative non sarà agevole. E lo ha ben capito un residente della Salera, che ha proposto addirittura al Comune di «individuare un’altra area dove tutte le otto famiglie possano andarci ad abitare». La zona, infatti, rischia di trasformarsi in un’area invivibile con l’autostrada, il maxi deposito di auto Cartrans e la futura strada di collegamento.

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