giovedì, Marzo 28, 2024
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Cappella di San Luigi Gonzaga ad Arco: il primo anniversario della rinascita

Ad un anno dalla benedizione, dopo i lavori di restauro che l'hanno riportata all'antico splendore, al culto dei fedeli e all'ammirazione di tutti, la cappella di San Luigi Gonzaga ospita domenica 19 giugno con inizio alle ore 16 una Messa dedicata al santo (la cui ricorrenza è il 21 giugno) officiata dal parroco di Bolognano, Massone e San Martino don Bruno Bombarda. La cittadinanza è invitata.

Situata nell'omonima località (San Luigi) alla Maza, la cappella è stata recuperata grazie ad un lavoro durato due anni, realizzato gratuitamente dal Gruppo di Tenno e da altri volontari sotto la guida dell'architetto Gianluca Nicolini (progetto e direzione lavori), con la collaborazione del noto scultore Livio Tasin (che ha realizzato la pala d'altare in terracotta raffigurante San Luigi) e con il sostegno dell'Amministrazione comunale di Arco e della Cassa Rurale Alto Garda. I lavori di recupero sono partiti nel 2013, seguiti e curati dall'infaticabile Ferdinando «Nando» Miorelli, desideroso di ricordare con questo progetto il figlio Stefano, prematuramente scomparso. E ora questo piccolo luogo di culto, un pezzo di storia e di tradizione che rischiavano di andare perduti per sempre, sono tornati alla comunità.

La cappella, di modeste dimensioni e di fattura semplice, si trova a lato dell'antica strada della Maza che saliva a Nago, ancora percorribile, e di quella, non più esistente, che portava a Torbole lungo la riva sinistra della Sarca. Un tratto di ora abbandonato, ma che nell'antichità costituiva una delle principali vie di comunicazione del territorio, tanto che sembra ospitasse, vicino alla chiesa di San Luigi, la stazione di posta per il cambio dei cavalli. Tra le donazioni, il crocifisso originale della cappella, rinvenuto in tempo immemore tra le rovine e custodito per tanti anni da un arcense che ha voluto rimanere anonimo, e i candelabri. Massimo Floriani ha donato una preziosa litografia dell'Ottocento, anch'essa raffigurante San Luigi Gonzaga. Una targa nella cappella ricorda l'impegno dei tanti che hanno contribuito al suo recupero.

Costruita nel 1779 quale ex voto della famiglia Marosi, era oggetto di devozione non solo per le poche famiglie che stabilmente abitavano in quel luogo, ma anche per gli abitanti dell'Oltresarca, in particolare delle frazioni di Vignole, Bolognano e Pratosaiano. Gli atti visitali del 1827 la descrivono in eccellente stato e dotata di tutto il necessario per celebrare le messe: un calice, i paramenti, i camici e i messali. E l'usanza di queste celebrazioni si protrae anche per buona parte del Novecento. A partire dalla fine degli anni Sessanta, con la vendita delle case d'intorno e poi la loro demolizione, la chiesa è stata via via abbandonata, fino ad essere ridotta a poco più di un cumulo di macerie.

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