I 15mila metri di terreno nel cuore del paese acquisiti da un'immobiliare legata alla diocesi. I dirigenti: puntiamo a creare una zona che sia all'avanguardia
Case e negozi sull’area della Rapetti
Realizzare un nuovo spaccato del centro urbano di Castiglione ad elevata vivibilità e con edificazione di qualità, che ospiti residenze, uffici e negozi. Questo è l’obiettivo che hanno dichiarato di voler perseguire ed ottenere i nuovi proprietari dell’area su cui sorge lo stabilimento della Rapetti, tanto discussa in questi giorni dopo che proprio l’azienda castiglionese aveva dichiarato la propria intenzione di trasferire a Solferino i suoi reparti produttivi. L’area infatti, oltre 15mila metri quadrati situati nel cuore del centro di Castiglione, è stata venduta dalla Rubinetterie Rapetti Spa. L’acquirente è l’immobiliare Possion Grande srl, società mantovana facente parte di un gruppo più ampio e con attività differenziate.«Data l’importanza dell’intervento e secondo i principi ispiratori della nostra società, abbiamo chiesto, in accordo con la Rapetti, la supervisione ed il controllo dell’operazione all’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero di Mantova — fanno sapere i vertici dell’Immobiliare — in quanto vogliamo sia una garanzia per le tre realtà coinvolte in questa operazione: per il Comune, con il quale abbiamo preso degli impegni molto precisi sulla qualità dell’intervento; per coloro che abiteranno ed utilizzeranno gli edifici di questa zona, ai quali vogliamo proporre una zona ad alto grado di vivibilità e servizi all’avanguardia; alla Rapetti, per la quale realizzeremo in quest’area i nuovi uffici amministrativi e lo show room». La cessione dell’area ha permesso alla Rapetti di concretizzare i primi passi del suo piano industriale, che prevede la costruzione di nuovi reparti a Solferino. Ciò ha consentito all’azienda di salvaguardare i posti di lavoro degli operai.L’area attualmente ha destinazione industriale e per essa la Rapetti aveva inoltrato una richiesta di cambio di destinazione che la potesse trasformare in una zona residenziale, direzionale e commerciale. La nuova proprietà, dopo avere incontrato il sindaco ed avere espresso i propri intenti, proporrà nei prossimi giorni una nuova richiesta. «Ci siamo spiegati con il sindaco — hanno detto i nuovi proprietari — e intendiamo confermare che la presenza di un ente che controllerà questa operazione consentirà di realizzare l’intervento secondo criteri che non sono quelli della speculazione edilizia e della lievitazione dei prezzi degli alloggi, ma piuttosto con l’intento di riqualificare una zona degradata del centro della città, dandole servizi e vivibilità».