giovedì, Aprile 25, 2024
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Fumata bianca in seno all’ente. Al posto del dimissionario Castellani entra il primo cittadino di Brentino. Per la prima volta c’è stata una convergenza di tutti i sindaci che sono presenti nel direttivo. Voto negativo della minoranza.

Castelletti re del Baldo

Nuovo corso per la Comunità montana del Baldo. Con 18 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto Luigi Castelletti, sindaco di Brentino, martedì sera è stato eletto presidente in sostituzione del dimissionario Cipriano Castellani sindaco di San Zeno. È stata così chiusa la crisi amministrativa avviata a ottobre con le dimissioni di quattro assessori su sei componenti la giunta, seguite da quella dello stesso presidente che aveva ritenuto opportuno «adeguarsi» a quanto concordato dai sindaci dei Comuni che costituiscono l’ente montano. Con il nuovo accordo, ufficializzato con l’approvazione del documento programmatico presentato da Luigi Castelletti, che torna così alla presidenza dopo un’assenza di circa un anno e mezzo dal precedente mandato, si è costituita una maggioranza ritenuta «un fatto storico» in quanto espressione, per la prima volta, delle maggioranze che amministrano i nove Comuni che compongono la Comunità montana. «Ente che si trova ad affrontare in questi anni », ha sottolineato Castelletti nel presentare il programma amministrativo 2000-2004 ,« il problema di una evoluzione che la porterà a esercitare un ruolo positivo di aggregazione e di sviluppo delle varie realtà politiche, sociali ed economiche del territorio. Obiettivo raggiungibile in modo più incisivo, ha detto Castelletti , se perseguito nel quadro di massima cooperazione e dialogo possibili tra le varie amministrazioni, direttamente coinvolte sulla programmazione e sulla gestione». Da qui la necessità di realizzare tre condizioni: «Una maggioranza che sia tendenzialmente espressione delle maggioranze che amministrano i Comuni» in primo luogo, ma anche di valorizzare sia «le funzioni e il contributo della Conferenza dei sindaci» che quello della Comunità montana «come strumento per la definizione e il conseguimento di comuni interessi e punto di dialogo e concertazione con gli enti di livello superiore quali Provincia e Regione». Nell’aprile la serie di interventi sulle dichiarazioni di Castelletti, Guerrino Coltri, sindaco di Ferrara, ha dapprima preso atto della coerenza dimostrata dal presidente uscente di tirarsi da parte, disponibilità annunciata ancora al momento della sua elezione, al momento che fosse emersa una maggioranza più consistente. Nello stesso tempo ha sottolineato che la soluzione adottata non è frutto di «nessun ribaltone o gioco di potere» se non quello di arrivare a un accordo con coinvolte tutte le nove Amministrazioni comunali. L’assessore uscente, non dimissionario Virginia Cristini senza polemizzare ha evidenziato il lavoro svolto e rivolto alla tutela del paesaggio e del territorio, mentre Armando Luchesa sindaco di Rivoli ha posto l’accento sull’eccezionale risultato raggiunto, «con la Comunità impegnata a cambiare ruolo operativo». Sulla stessa lunghezza d’onda Ferdinando Sbizzera assessore comunale di Malcesine convinto che si tratta «di un primo passo per affrontare in modo nuovo tutta la serie di problematiche uscendo dai localismi e particolarismi». Rispondendo seppure indirettamente alla domanda sia di Gabriele Tomezzoli che di Vittorio Zanolli, entrambi consiglieri di minoranza, in merito alle dimissioni del presidente Cipriano Castellani ritenute da entrambi «forzate», il sindaco di Caprino Maria Teresa Girardi ha messo in risalto che «è sintesi di un progetto politico e non sicuramente partitico per un’aggregazione più ampia frutto della volontà comune di collaborare di tutti i sindaci». Al momento della approvazione del documento programmatico e dell’elezione del presidente e della Giunta il consigliere Tomezzoli ha messo a verbale come il voto negativo espresso dalla minoranza, «non deve essere inteso come apprezzamento dell’operato del presidente ma come espressione negativa delle modalità, di assenza di chiarezza e mancato coinvolgimento dei componenti del Consiglio nelle candidature di Lugi Castelletti e della Giunta». Giunta che risulta composta oltre che dal presidente Castelletti dagli assessori: Giorgio Cobelli (Costermano) vice presidente, Guido Battistoni (Brenzone), Guerrino Coltri (Ferrara), Cipriano Castellani (San Zeno), Maria Teresa Girardi (Caprino), Alberto Tomei (Torri). Ai due comuni non rappresentati in Giunta, Rivoli e Malcesine, saranno assegnate, al primo la carica di presidente della conferenza dei sindaci (Armando Luchesa) e al secondo quella di capogruppo della maggioranza (Ferdianndo Sbizzera).

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